LO SPECIALE LEOPOLDO DI LORENA
GROSSETO. Una scuola che guarda al futuro, che promuove le risorse del territorio e al contempo fa ricerca, oltretutto con notevoli risultati, strumentazione, tecniche e personale all’avanguardia. Questo è il Leopoldo II di Lorena, che per le attività di ricerca può avvalersi di un proprio centro ricerche interno, il Crisba.
Cosa è il Crisba
Il Crisba (www.crisba.eu), fondato a Grosseto all’interno dell’Istituto Superiore ISIS “Leopoldo II di Lorena” nel Luglio 2010, è un centro ricerche che svolge attività di sperimentazione scientifica in ambito agro-alimentare e ambientale, con il coinvolgimento di studenti e di aziende provenienti da tutto il territorio nazionale.
Gli studi del Centro riguardano in particolar modo l’innovazione e la sicurezza alimentare della filiera cerealicola, la biodifesa delle colture vegetali, la tutela della biodiversità locale protetta e, su commissione, lo svolgimento di prove agronomiche.
IL CRISBA si autosostiene e il rapporto con studenti delle scuole superiori e universitari è inteso nell’ottica di un vicendevole scambio di esperienze volto alla crescita sia dello studente, sia del Centro.
In questa prospettiva infatti il Direttore Maider Giorgini, che ha preso il testimone dopo Giampaola Pachetti, ha di fianco a sé esperienze come quella di Lorenzo Moncini (laureato in biotecnologie vegetali e microbiche all’Università di Pisa) e di Gabriele Simone (laureato in biotecnologie per la sicurezza e la qualità delle produzioni agricole all’Università della Tuscia) unite in una collaborazione che spazia su numerosi progetti.
Ricerca
La principale attività del laboratorio è, come detto, quella della ricerca, e negli anni si è distinto per molti studi applicati a soluzioni ecosostenibili che hanno avuto anche successo internazionale.
Come lo studio sulla conservazione di cereali e legumi in atmosfera controllata d’azoto, per il quale il CRISBA è stato scelto come esempio di buona pratica agronomica al G7 dell’Agricoltura di Bergamo dell’Ottobre 2017. Il metodo, oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche da parte del Centro, permette di mantenere la qualità delle granaglie stoccate, previene l’attacco di funghi micotossigeni e abbatte le popolazioni di insetti infestanti, senza ricorrere a gas serra o a fumiganti che possono lasciare residui nelle produzioni e hanno un notevole impatto ambientale. Il CRISBA è riuscito anche a trasferire questa tecnologia dalla scala di laboratorio alla scala aziendale. Infatti, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze, lo scorso maggio ha inaugurato un proprio impianto presso l’Azienda Agraria Macchiascandona dell’Istituto, composto da una batteria di silos collegati al sistema di atmosfera controllata, che sono utilizzati sia per i test di validazione scientifica, sia per la conservazione di granaglie di aziende terze.
Nel laboratorio vengono inoltre testati e sviluppati antimicrobici naturali per l’agricoltura e propagate in vitro specie vegetali a rischio (fra cui orchidee e piante dunali), che sono poi reintrodotte in natura.
Il Centro ha attivi numerosi progetti di ricerca pubblici, svolti in collaborazione con aziende e università italiane ed estere, che spaziano dallo studio su insetti infestanti, alla patologia vegetale, sino all’uso di estratti vegetali per il settore alimentare, tessile e cosmetico. Questo particolare campo di applicazione è reso possibile grazie alla gestione di un impianto semi-industriale, in dotazione al Leopoldo di Lorena, che permette l’ essiccazione, l’ estrazione ed l’evaporazione di principi attivi naturali.
Per le aziende
Non va infine dimenticato che il CRISBA svolge anche una serie di servizi a supporto delle aziende agrarie, fra cui sperimentazioni su commissione, servizi di diagnostica fitopatologica, valutazione della germinabilità del seme, test di micropropagazione vegetale e analisi delle micotossine in farine e mangimi.
La formazione
Senza dubbio però, l’aspetto che più di ogni altro caratterizza il CRISBA è il fatto di essere un Centro Ricerche all’interno di un Istituto superiore, una delle pochissime realtà di questo tipo in Italia. Passando dal laboratorio è possibile trovare impegnati gli studenti del Leopoldo di Lorena al fianco di tirocinanti universitari o di studenti che svolgono il proprio dottorato presso il Centro. Un ambiente multidisciplinare, dinamico, nel quale si incontrano esperienze formative diverse, accumunate da una comune passione per la ricerca applicata al mondo agricolo.
Contatti (Crisba): sito internet – Pagina Facebook – Instagram
La scuola Leopoldo II di Lorena organizza una serie di open day per conoscere i vari indirizzi.
VEDI TUTTI GLI OPEN DAY DEL LORENA
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Autore
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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