GROSSETO. È di un ferito il bilancio della rissa scoppiata alle 3 di domenica 9 gennaio in via Massimo D’Azeglio, nel cuore del centro di Grosseto. I locali di via Garibaldi stavano chiudendo quando è arrivato un uomo, di più di quarant’anni, che aveva bevuto un po’ troppo. Proveniva da via Vinzaglio ed era diretto verso via Paglialunga quando si è messo a discutere con due ragazzi, due ventenni che si sono allontanati, per tornare indietro poco dopo con i rinforzi.
In dieci contro uno
Mentre nel corso Carducci, nel cuore della notte, i residenti sono stati svegliati dal lancio di alcuni petardi che hanno fatto sobbalzare chi stava cercando di dormire, tra via Garibaldi e via D’Azeglio si è rischiato davvero il dramma. I due ragazzi che avevano discusso con l’uomo in via Garibaldi, sono tornati indietro con alcune bottiglie di vetro spaccate, chiamando a raccolta anche altri amici: il quarantenne è stato aggredito a pochi metri da via Paglialunga. Da piazza Mensini infatti, ha cercato di allontanarsi, ma è stato raggiunto e picchiato.
I gestori dei locali di via Garibaldi e il personale che alle 3 del mattino stavano ancora sistemando le loro attività hanno cercato di intervenire per dividerli, dando immediatamente l’allarme alla polizia che ha richiesto anche l’invio di un’ambulanza che ha soccorso l’uomo. Aveva delle ferite alla testa e alle gambe ed è stato accompagnato all’ospedale di Grosseto.
Dei giovani che lo avevano aggredito, non c’era più nemmeno l’ombra. Si tratterebbe però di ragazzi non nuovi a questo tipo di violenze. Giovani tra i 20 e i 24 anni.
Quando è stato fatto notare loro che nella zona ci sono anche delle telecamere, si sarebbero tolti i cappucci e le mascherine e con tono di sfida avrebbero alzato il volto verso l’impianto, dopo aver lanciato anche alcune bottiglie contro le vetrine delle attività che si affacciano sulla piazza.
I precedenti
Urla, schiamazzi, bottiglie lanciate contro le vetrine delle attività, petardi fatti scoppiare nel cuore della notte. Quello che è successo domenica mattina è il remake di quello che sembra succedere sempre più spesso in centro storico. O almeno in quella parte di centro che si sviluppa dietro al Comune, nelle strade che vanno verso piazza della Palma o che corrono parallele a corso Carducci.
«Giuro su Dio che ribalto tutto, ribalto tutto», continuava a dire uno dei ragazzi che ancora non aveva finito la sua serata in centro, nonostante fossero già passate le tre.
Parole, atteggiamenti e purtroppo anche epiloghi già visti.
Poco più di un mese fa, il 4 dicembre, una lite era finita nel sangue in via Vinzaglio. Due ragazzi erano stati feriti a coltellate e gli autori di quell’aggressione sono stati poi trovati e arrestati dagli agenti della polizia municipale.
Poco dopo, un vigilante era stato aggredito con le statuine del presepe di piazza Duomo da un gruppo di ragazzini, mentre la settimana successiva, alla Cavallerizza, c’era stato un mini rave che ha costretto il Comune ad anticipare la chiusura dei cancelli delle Mura.
La notte di Capodanno poi, l’ennesimo episodio, con la rissa scoppiata in via Vinzaglio che ha portato all’arresto di 4 persone.
Anche in quel caso, la lite era scoppiata perché per tutta la notte era circolato troppo alcol: la notte tra il vecchio e il nuovo, nella rissa, erano rimasti feriti anche alcuni agenti della questura.
Vandali scatenati
Alcune brutte sorprese, poi, si scoprono quando sorge il sole. Come quella fatta da chi domenica 9 gennaio è passato da piazza Caduti di Nassiriya dove si trova l’ascensore che scende al parcheggio Amiata.
L’impianto, negli ultimi anni, non è mai stato giovabile, anzi: sporco, maleodorante e malmesso, ma all’occorrenza funzionante. Ieri una passante si è però accorta che la porta è stata scardinata nella parte inferiore, lasciando scoperto un buco abbastanza grande da rappresentare un pericolo.
La segnalazione è stata fatta subito a Sistema, la società del Comune che gestisce il parcheggio e al comando della polizia municipale.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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