GROSSETO. L’avvocatura del Comune è al lavoro per capire come risolvere il problema, non da poco, del contratto di gestione della piscina di via Lago di Varano. Contratto firmato con la Olimpic Nuoto Napoli, che gestisce anche la piscina di Piombino, dopo la sentenza del Tar che aveva dato ragione al Comune contro l’Anac.
Ma poi il Consiglio di Stato, a cui di solito si appella chi perde al Tar, ha ribaltato la sentenza.
«Stiamo studiando la situazione – si è limitato a dire il vicesindaco e assessore allo sport, Fabrizio Rossi -. C’è un contratto e, per ora, resta Olimpic».
Il problema è che dovranno dirlo ad Anac, l’Autorità anticorruzione che, su istanza della seconda classificata, la Virtus Buoncovento, istanza alla quale si era accodato il Comune stesso, in quanto convinto della bontà del proprio operato, aveva espresso un parere vincolante. Parere con il quale Anac diceva che la prima classificata, l’Olimpic Nuoto Napoli appunto, non aveva i requisiti per partecipare.
La Olimpic, infatti, intendeva appaltare a terzi alcune lavorazioni previste proprio dal bando di gara e Anac ha sostenuto che
“non è conforme alla normativa di settore la clausola del bando di gara che riconosce al concessionario, in possesso dei requisiti di qualificazione necessari allo svolgimento del servizio, la possibilità di appaltare interamente a terzi i servizi tecnici e le lavorazioni previste negli atti di gara”.
Resta da capire, quindi, come si possa assegnare una gestione con una gara a una concorrente che a quella gara non poteva partecipare. Ma sarà materia da avvocati, anche in tempi brevi.
Molto presto, comunque, la società seconda classificata sarà a Grosseto per incontrare l’amministrazione comunale.
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