GROSSETO. «Credo che derubricare l’attacco alla sede nazionale della Cgil a “una cosa che poteva succedere” sia miope, pericoloso e sottovaluti la reale portata ideologica fascista che ne è alla base». Sono parole di Nello Bracalari, staffetta partigiana, sindacalista, uomo delle istituzioni, militante di lungo corso, presidente onorario dell’Anpi di Grosseto, che dopo la fine della Seconda guerra mondiale ha dedicato la propria vita alla politica e all’impegno civile. Nello non ha dubbi: quello che è successo a Roma il 6 ottobre è fascismo. Non cerca nemmeno una definizione diversa e invoca la fermezza e la coesione per respingere queste, come altre, pericolose manifestazioni antidemocratiche.
Parla dall’alto della sua lunga vita, 93 anni compiuti il 23 aprile, e della sua esperienza politica di uomo che ha fatto dei valori fondanti della Costituzione la propria stella polare. Parla di partecipazione, condivisione, libertà e, nei momenti che contano, non manca mai di far sentire la propria voce dalla casa di Grosseto dove vive tra libri e tecnologia, armato di computer, smartphone e social, sempre sul pezzo, sempre informato su quello che succede nel mondo.
E infatti, è stato tra i primi a manifestare la propria solidarietà alla Cgil, con la forza e la modernità delle sue idee, da uomo del popolo e per il popolo quale è sempre stato. Nello parla ai giovani e ai meno giovani, ricordando che la memoria è corta e che quando non ci saranno più le persone come lui a testimoniare quello che è stato, se ne perderà la testimonianza diretta.
LEGGI ANCHE – In 400 da Grosseto alla manifestazione di Cgil-Cisl-Uil a Roma
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli