GROSSETO. «L’ho schivata per quasi due anni, ma adesso la quarantena mi è toccata. Peraltro volontaria e “autoinflitta” poiché nessuno dalla centrale di tracciamento della Asl mi ha detto che dovevo starci». Comincia così lo sfogo di un lettore che il 23 dicembre ha scoperto di essere stato a contatto con un collega positivo.
Tre vaccini, mascherina FFP2, gel per le mani, ma la certezza matematica di non essere stato contagiato non ce l’ha. Si è quindi rivolto a un amico medico che gli ha consigliato di mettersi in isolamento e di farsi prescrivere un tampone molecolare dal medico di famiglia, da fare dopo 5-6 giorni dal contatto. Ovviamente se nel frattempo non si fosse fatto vivo qualcuno dalla centrale di tracciamento della Asl.
Dunque nessun obbligo “formale” ma il senso di responsabilità gli impone di starsene a casa, da solo. «Poco male per il pranzo di Natale, nessun viaggio in programma, la spesa fatta il giorno prima», scrive.
Tampone antigenico positivo, ma green pass ancora attivo
«Il mio collega – aggiunge l’uomo – ha fatto il tampone molecolare prescritto dal medico di base il giorno di Natale, ma ancora non ha il risultato quindi non c’è nessuna “ufficialità” per il suo caso. Peraltro si era fatto due test antigenici in farmacia di sua volontà, dopo un contatto con un positivo e i sintomi di un’influenza. Il primo aveva dato esito negativo, il secondo no. Dal 23, giorno del tampone positivo attende una telefonata della Asl e dal 25 attende il risultato del tampone molecolare. Ma il suo green pass è ancora attivo. Dunque se fosse un incosciente potrebbe andare anche a pranzo al ristorante».
Il lettore che ci ha inviato il suo sfogo, nel frattempo cerca la guardia medica per farsi prescrivere un tampone molecolare e prendere l’appuntamento. Chiama, resta in attesa circa 40 minuti e alla fine cade la linea. Prova con il centralino dell’ospedale. Anche l’ 20 minuti di attesa e cade la linea.
Il 27 dicembre, è riuscito a parlare con il suo medico che gli ha prescritto il tampone molecolare da fare tra martedì e mercoledì.
Disponibilità esaurita per i tamponi molecolari in tutta la provincia (e in tutta la Regione)
Qui inizia le seconda parte della storia: «Sul sito della Regione, non c’è possibilità di prenotare un molecolare in 6 centri su 6, da Manciano a Follonica. Ovunque – racconta l’uomo – compare una faccetta rossa, un emoticon che contribuisce a far salire il nervoso, e l’implacabile messaggio “disponibilità esaurita”.
Ogni volta che ho aggiornato la pagina ho reinserito da capo tutti i dati. Alla terza o quarta volta la faccina di Orbetello è diventata gialla, ho cliccato, ma qualcuno è stata più veloce. Stessa cosa per Manciano. Sono andato avanti così per tutta la mattinata e buona parte del pomeriggio. Ho fatto un verifica tanto per ingannare il tempo e in nessuna provincia della Toscana c’è un posto per fare un test molecolare.
«Inutile fare questo tipo di test in un centro privato perché, a parte il costo sulle 80 euro che a questo punto sarebbero il minore dei mali, ai fini della quarantena “ufficiale” il tampone deve essere eseguito in un ambulatorio pubblico. Nel frattempo ho telefonato al mio collega sperando che almeno a lui fosse arrivato il risultato, ma niente.
In conclusione: vietato essere positivi, vietato essere un contatto di positivo, vietato fare un tampone molecolare negli ambulatori della Asl, ma volendo non vietato uscire, vedere amici, andare al ristorante.
È mai possibile farsi cogliere così impreparati dall’annunciato “assalto” della variante Omicron? È possibile lasciare i cittadini abbandonati a sé stessi, affidati agli amici medici che rispondono anche a Natale? È possibile non mettere a disposizione tamponi per chiunque ne abbia davvero bisogno?», si chiede l’uomo.
Solidarietà al personale della Asl, che tiene botta nonostante tutto
Infine un’amara riflessione: «Mi dispiace per le centinaia di infermieri, medici, amministrativi, personale di supporto che si spaccano la schiena e in molti casi rischiano la pelle per dare risposte ai cittadini, per tenere in piedi un servizio che non funziona semplicemente perché chi dovrebbe non è capace di organizzarlo.
Tutta la mia solidarietà e la mia ammirazione, verso chi si impegna a fare bene il proprio lavoro. Tutta la mia rabbia verso chi ha voluto questa riforma sanitaria, chi ha tagliato fino all’inverosimile lasciando sguarniti i territori di postazioni 118, guardie mediche e servizi, nell’ottica del risparmio, mentre gli sprechi sono altrove.
Oggi, si raccolgono i risultati di queste scelte scellerate avallate dalla politica delle passerelle», conclude l’uomo.
L’Azienda sanitaria: «Riorganizzeremo il sistema di rilevazione»
«Negli ultimi giorni abbiamo dovuto fronteggiare una richiesta di tamponi molecolari molto rilevante, conseguenza anche del diffuso ricorso ai tamponi antigenici in occasione delle festività, dai quali sono emerse molte positività di asintomatici che hanno poi avuto bisogno del riscontro del molecolare», scrive la Asl in una nota.
« Ciò ha provocato un effetto a catena in tutta Italia e quindi anche in Toscana, con un peso difficilmente sostenibile anche in presenza di un incremento di oltre il 50 per cento dell’offerta di appuntamenti e l’adozione di tutte le risposte possibili, con il reclutamento del maggior numero di personale disponibile.
Nonostante questo, le difficoltà più complesse devono ancora essere risolte e per questo abbiamo predisposto una riorganizzazione del sistema di rilevazione, che in queste ore è sottoposta al confronto con la Regione Toscana.
Uno sforzo conseguente è stato richiesto anche al sistema di tracciamento, che ha dovuto fronteggiare una crescita esponenziale dei casi nell’arco di pochi giorni. Anche in questo abbiamo predisposto un consistente rafforzamento della centrale di tracciamento, ma il tema è alla costante verifica della Regione anche in rapporto delle eventuali novità normative nazionali che in queste ore sono ipotizzate».
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Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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