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Anche il Consiglio di Stato dice no, Chiavetta escluso

Amaro post su Facebook: peggio i nemici interni degli avversari esterni. E prende le distanze dalle altre due liste
Mario Chiavetta
Mario Chiavetta

ORBETELLO. Ora è davvero finita, Mario Chiavetta e la sua lista sono fuori dalle elezioni.  A Orbetello sarà una corsa a due, fra Andrea Casamenti e Paola Della Santina. Dopo il ricorso bocciato dal Tar, anche il Consiglio di Stato ha sentenziato: il vizio di forma resta, la lista è esclusa.

Le parole di Chiavetta su Facebook

Lo stesso Mario Chiavetta ha pubblicato un lungo post su Facebook

«Le sentenze si rispettano e non si giudicano, sempre e comunque. È stata un’avventura bellissima, ho conosciuto persone straordinarie, capaci, divertenti. Ringrazio la politica, in particolar modo il Partito Democratico che mi ha chiesto con insistenza di guidare questa coalizione e ha proposto il mio nome a tutta la compagine, credendo in un progetto politico innovativo e di allargamento, che potesse andare oltre i classici schemi partitici».

«Abbiamo messo insieme tanti pezzettini che storicamente erano opposti o dispersi per mala gestione degli anni precedenti. Ringrazio tutte le forze politiche della coalizione che fino a questo momento ho rappresentato e li voglio elencare tutti: PD, M5S, Partito Socialista, Italia Viva, Azione, Laboratorio Riformista, Nuovo Millennio, I Moderati, Idee in Comune e il senso di responsabilità della segretaria provinciale di Art.1».

«Ringrazio le candidate e i candidati, persone di grandi qualità, e grandi doti umane. Sono orgoglioso di aver incontrato persone della società civile e fuori dai partiti classici. Molti di loro, spesso, mi hanno sempre sostenuto e dato una parola di conforto e incoraggiamento nei momenti più critici. È per loro che il progetto politico deve andare avanti, e possono perfettamente incarnarlo, hanno le capacità e le caratteristiche umane».

«È evidente che farò un passo di lato: ho sofferto troppo in questo periodo, sono stato diffamato personalmente, inventando chiacchiere indicibili per screditarmi, hanno attaccato la mia famiglia, i miei affetti più cari, quelli sacri. Ma l’amore che provo per molte candidate e candidati della lista mi permetterà, una volta rimarginate le ferite, di aiutarli a costruire questa nuova massa positiva e propositiva nello scenario comunale. La loro esperienza non finisce qui. Sono loro, soprattutto loro, il futuro politico di Orbetello: sono persone pulite».

«Ringrazio tutte le cittadine e i cittadini che mi hanno supportato con forza in questi mesi, in tantissimi mi hanno scritto in privato, inviato messaggi di sostegno e di stima, o semplicemente dato una pacca sulla spalla o fatto segni di incoraggiamento quando li trovavo in piazza o al bar. Questa esperienza mi ha distrutto moralmente e fisicamente , ma mi ha anche rinforzato , soprattutto perché ho scoperto che fanno molto più male i nemici interni che gli avversari esterni».

«Queste elezioni avranno un grande vulnus democratico, poche persone andranno a votare e la maggioranza dei cittadini non sarà rappresentata da nessuna delle liste in campo. Sì, la maggioranza, perché, sono certo e ne avevamo in molti contezza, avremmo vinto queste elezioni… E avrei dedicato la vittoria all’amico Enrico, che tanto aveva creduto nel progetto…»

«Gli elettori, soprattutto i nostri, hanno un grande spirito critico e una intelligenza viva. Nessuno può pensare di svenderli, appiccicandoli all’una o all’altra lista in campo, ragionando solo di equilibri interni. La mia candidatura nasce in piena contrapposizione al sindaco uscente, non mi riconosco nella sua candidatura, così come non mi riconosco nell’alternativa di Valentino e Monica. Il nostro comune merita di meglio. Viva Orbetello. Viva Orbetello futura».

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