ROCCALBEGNA. La stagione delle grandi rassegne internazionali dedicate al mondo lattiero caseario si chiude con “il botto” per il Caseificio Il Fiorino, che torna dal World Cheese Awards di Oviedo, in Spagna, con 14 medaglie. L’azienda maremmana ha fatto strike di ori, conquistandone ben 6, ha ottenuto 5 argenti e 3 bronzi affermandosi come la realtà italiana produttrice di formaggi di pecora più premiata al mondo.
I formaggi premiati
Il World Cheese Awards è il concorso caseario più grande al mondo. La giuria composta da circa 250 esperti, fra rivenditori, acquirenti, produttori e critici gastronomici ha assegnato le medaglie d’oro al Cacio di Caterina, al Fior di Natura, al Cacio di Afrodite, al Cacio di Venere e due al Pecorino Toscano DOP stagionato.
Due medaglie d’argento sono state conferite al Caterina, una al Grotta del Fiorini, al Venere e alla Riserva del Fondatore. Tornano in Maremma con la medaglia di bronzo l’Afrodite, la Riserva del Fondatore e il formaggio erborinato Fiorin blu.
Premi che vanno ad aggiungersi a quelli conquistati poche settimane fa in Francia.
Il Concorso
Il World Cheese Awards (WCA) nasce nel 1988 e oggi che siamo giunti alla 34esima edizione, rimane uno degli eventi più prestigiosi e importanti al mondo per il riconoscimento della qualità e dell’eccellenza nella produzione casearia. Un contest che, a ogni edizione, richiama i migliori produttori ed esperti di formaggio dai cinque continenti. L’edizione 2021 si è svolta nella regione spagnola delle Asturie, a Oviedo.
La Spagna è una regione che porta particolarmente bene all’azienda maremmana, visto che già nel 2016, a San Sebastian aveva ottenuto 6 medaglie. Il Fiorino è sempre stato protagonista di questo evento: dalla prima partecipazione a Londra, nel 2012, a oggi ha ottenuto oltre 50 medaglie. «Riconoscimenti come quelli che abbiamo ottenuto a Oviedo – sottolinea Angela Fiorini, che insieme al marito Simone Sargentoni guida il Caseificio Il Fiorino – lasciano senza parole. Siamo molto felici perché i numeri e le medaglie dicono che siamo la prima azienda privata italiana come quantità e qualità di premi. Avevamo iscritto i formaggi con poca fiducia di poter portare a qualche risultato, perché credevamo non fossero all’altezza. La risposta della giuria ci fa capire che forse siamo fin troppo critici nel giudicare i nostri formaggi. Ma è questo atteggiamento che ci ha portato fino qua e ci fa ben sperare per il futuro, perché vogliamo ancora migliorare. Passo dopo passo, come facciamo ormai da più di sessant’anni. Vorrei ringraziare – conclude Fiorini – tutti coloro che in queste ore stanno condividendo con noi questa soddisfazione esprimendo vicinanza e apprezzamenti. Sono loro che, ogni giorno, ci danno carica ed energia».
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