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William a 16 anni corona il sogno di volare

È il più giovane allievo della provincia di Grosseto ad aver conseguito la patente per la conduzione di velivoli ultraleggeri
William nella cabina dell’aereo

di Giancarlo Mallarini

GROSSETO. “Keep calm and assumi la velocità di massima efficienza”. Tradotto significa: “Mantieni la calma e…”. È  la tipica pratica di buon volo suggerita dall’istruttore durante l’esame pratico al candidato all’attestato per la conduzione di velivoli ultraleggeri VDS. Questa volta era rivolta a William,16 anni, di Grosseto, terzo anno al liceo scientifico Fossombroni, ramo scienze applicate.

William si è sistemato le cuffie sulle orecchie, ha controllato tutti i comandi, dai flap al timone di coda, tolto i freni, dato manetta mentre la pista dell’aviosuperficie Aliscarlino iniziava a scorrere. Dopo il rullaggio e raggiunta la velocità di decollo ha accarezzato la cloche tirandola dolcemente verso di sé. Era il momento. Obbedendo ai suoi ordini il Tecnam P92 Echo Super ha sollevato la testa, staccato le ruote dal suolo e salutato la terra.

William volava, come le farfalle, come le rondini. Come un aviatore. Venti minuti di volo a 1500 piedi i quota (circa 500 metri), su Scarlino e il campo di volo. Quindi l’atterraggio. Perfetto. L’istruttore dice solo una parola: «Complimenti». In quell’istante William afferra il sogno, conquista il primo gradino di una scala che porta verso gli aeroplani veri, quelli grandi, che funzionano con gli stessi principi del piccolo P92.

Nello stesso momento si cuce addosso i gradi del più giovane allievo della provincia di Grosseto ad aver conseguito la patente per la conduzione di velivoli ultraleggeri.

Sei mesi per coronare il grande sogno di volare

Quanto è durato il corso?

«Circa 6 mesi – risponde William col tipico tono dei piloti – durante i quali ho studiato vari argomenti. Oltre a quelli strettamente inerenti al velivolo, ho preso lezioni di meteorologia come saper riconoscere le nuvole, i venti, le perturbazioni. Al termine della sezione teorica ho superato brillantemente la prova scritta».

Hai avuto qualche timore prima della dimostrazione pratica?

«Una leggera ansia l’avvertivo, credo sia del tutto naturale, l’esame finale è sempre delicato. Poi mi sono concentrato sul volo e tutto è andato a posto, al mio fianco avevo la consapevolezza di quello che stavo facendo, era quello che inseguivo da sempre».

La cosa più difficile, che hai trovato durante il test?

«Non saltare di felicità appena sceso dall’aereo. Mi sono dovuto controllare per non farlo, avuto raggiunto la meta. Ho pensato che i miei genitori potevano essere orgogliosi di me».

Il tuo domani?

«Diventare pilota civile o commerciale. Va bene anche privato. L’essenziale è volare, volare e volare».

Mamma Raffaella, dopo aver ascoltato William, vuole aggiungere la voce dei genitori.

«Ha raggiunto il sogno che rincorreva fin da quando era piccolo. Adora gli aeroplani, la casa è ricca di libri sull’aviazione e lui li ha letti e riletti tutti. Con il babbo Umberto lo abbiamo assecondato senza limiti in questa sua ricerca di volare. William ha affrontato la preparazione con coraggio e fermezza, senza mai demordere. Siamo orgogliosi, e felici, per lui».

«Grazie ai suoi istruttori Stefano e Walter Pennatini per averlo seguito con professionalità e dedizione. Grazie a Ivo Moroni per averci ospitati in questi mesi. Ora che la tensione si scioglie, un ringraziamento particolare lo faccio a Umberto Pesciotti : galeotto fu il P92 e quel primo volo con te, sei anni fa. William lo sapeva già che sarebbe arrivato questo giorno. Io, allora come oggi, sono l’ultima a rassegnarmi al fatto che questo potrebbe essere il primo traguardo che lo porterà lontano, a solcare i cieli del mondo».

UN PICCOLO GRANDE PILOTA

E allora “ Keep calm and buon volo”, William. Il pilota.

L’acronimo VDS (volo da diporto o sportivo) è sinonimo di Volo Ultraleggero

Questi velivoli vengono anche definiti ULM, abbreviazione di ultra leggero a motore e multi assi, perché cloche e pedaliera permettono il movimento su tre assi (verticale – imbardata; longitudinale – rollio; trasversale – beccheggio).

Il volo ultraleggero si avvale dell’esistenza di una moltitudine di campi di volo e aviosuperfici, presenti un po’ ovunque, dove è possibile atterrare, generalmente senza spese e senza complicazioni burocratiche. Inoltre, un certo numero di aeroporti minori accoglie il traffico VDS. Gli ultraleggeri sono affidabili e sicuri con prestazioni di tutto rispetto e possono volare anche all’estero.

William controlla l'aereo prima del volo - maremmaoggi.net
William controlla l’aereo prima del volo – maremmaoggi.net

Il Tecnam P92 Echo Super è un aereo biposto di fabbricazione italiana, prodotto dalla Tecnam di Capua e viene commercializzato in numerosi paesi del mondo. Si tratta di un aereo monomotore con ala alta a pianta rettangolare, con carrello fisso triciclo e ruotino anteriore sterzante.

Ne esistono versioni appartenenti sia alla categoria VDS, sia a quella certificata dell’aviazione generale. E’ lungo 6,4 metri; apertura alare 8,7 metri; motore Rotax 912 ULS; potenza 100 cv a 5.800 giri/min.; autonomia 800 km; velocità massima 223 Km/h.

 

 

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