GROSSETO. L’ingresso è anonimo, quasi timido, decorato con due figure femminili tra due arabeschi disegni. Sulla porta occhieggia, in rosso, la scritta “Aperto” con un cartello che avvisa che all’interno vige il divieto di fare foto. L’insegna dice, con un cuore rovesciato usato come O, che si tratta di un Love Shop. Tradotto significa “Negozio d’amore”.
Un Peter Pan capace di accendere la curiosità
Un commercio specifico, di nicchia. Qui si vende tutto quello che ruota, striscia, contorna e integra il pianeta del sesso, parola usata, ancora, insieme a quel caratteristico sorrisino molto arduo da evitare o cancellare. Varcando quella soglia si entra nei labirinti sotterranei dell’erotismo, nei meandri del piacere, nelle insenature dell’intimità dove la nudità fisica è l’aspetto minore, dove prevale esclusivamente il nostro più profondo, inconfessabile ego.
Il cicerone, che accoglie i clienti guidandoli in percorsi ricchi di oggetti conosciuti o sconosciuti dando consigli seri o simpatici, si chiama Luca Basville, 53 anni, di Scandicci. Love Shop è aperto dal 2008.
«Quando guido un cliente mi sento un dispensatore di gioia, è una festa vestita di complicità, un’esperienza molto gradevole e stimolante – mette in primo piano Basville – una specie di Peter Pan capace di accendere, o riaccendere, le curiosità, le passioni naturalmente portate ad affievolirsi, a distrarsi e trasformarsi in morbide pianure. Cerco e spargo il sale nella vita sensuale delle coppie, accendo la fantasia, faccio consulenza».
«Fiducia e privacy sono essenziali»
«Il primo gradino nel rapporto tra me e il cliente è la fiducia, che deve essere massima – prosegue – costante, senza incertezze. Se incontro un uomo o una donna che sono entrati nel negozio faccio finta di niente evitando qualsiasi tipo di sospetto. È un comportamento fondamentale per la privacy di entrambi. Ricordo benissimo i miei clienti, le loro esigenze e le aspettative che ripongono ai miei consigli. Se non sono soddisfatti, non ritornano».
Luca ha studiato marketing e distribuzione, è un professionista qualificato. Nel 1990 ha partecipato alla coppa del mondo di windsurf, ha lavorato nel teatro e nel settore musicale. È un creativo, capisce il mercato e le trasformazioni della società. «Dal 2008, anno dell’apertura del negozio, a oggi ho assistito ad una sostanziale evoluzione della popolazione – esamina – posso dire che è il ceto medio-agiato a rappresentare la maggioranza della mia maggiore clientela, ma sono coinvolte anche tutte le altre fasce. È reale il detto che il sesso è l’arte dei poveri. La gente, adesso, si informa, approfondisce, e non si vergogna a entrare. E io divento loro complice offrendo complicità e cercando la loro fiducia. Il sesso è salute fisica e mentale».
«Grosseto non s’imbarazza»
Entrano due ragazze, chiedono idee per fare dei regali. Luca consiglia, spiega, approfondisce. Sul banco finiscono calze nere, uno stimolante clitorideo. Si ride. Luca spiega il funzionamento, incarta i doni, saluta.
Nessuna remora o vergogna, niente imbarazzo.
Una semplice, banale, operazione commerciale. Intorno le vetrine espongono il vasto repertorio del negozio. Vibratori dalle forme falliche di tutte le dimensioni, stimolatori a pila, filo, radio comandati, pomate, film porno, manette, lingerie, calze nere, ninnoli vari per uomo o donna. Un mondo a cui Grosseto non si sottrae: «È una città che guarda al sesso senza arrossire, sperimenta e gioisce in silenzio. Giustissimo difendere questa intimità. A volte mi sento come un sacerdote in confessione».
Così conclude Basville chiudendo il buco della serratura. Una Grosseto segreta, una Grosseto che gode in maniera consapevole. E non è un peccato, ma solo libertà.
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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