Violenta le figlie minorenni: condannato a 6 anni e a risarcire | MaremmaOggi Skip to content

Violenta le figlie minorenni: condannato a 6 anni e a risarcire

Per anni ha costretto le due figlie, entrambe disabili, a subire atti sessuali. Le mandava in paese a comprare hashish che poi faceva fumare loro. Lui, tetraplegico, era stato allontanato dalla casa familiare

GROSSETO. «A me mi danno una pugnalata non mi esce più sangue, te lo posso garantì. Non mi esce più nulla. Con tutte e due, è gravissima sta cosa che hai fatto. Non è amore sano questo verso i figli, ma ti rendi conto, non vuol dire amà i figli questo». C’è tutto l’orrore che ha travolto una mamma, nelle parole della moglie di un 57enne che a luglio del 2022 era stato allontanato dalla casa familiare su ordine del tribunale. 

L’orrore di un padre, rimasto tetraplegico dopo un incidente, che aveva costretto le due figlie, fin da quando avevano 11 anni, a subire abusi sessuali. Ad avere anche rapporti completi con l’uomo «per imparare», prima di fare esperienze con i fidanzati.

Un orrore che ha travolto la donna: appena la figlia più grande le ha raccontato quello che avveniva tra le mura di casa, è andata dritta dai servizi sociali dell’Asl a denunciare il marito. Poi ha mandato la figlia abusata da una parente, in un’altra città.

Condannato a sei anni e due mesi e a risarcire

Di questa vicenda non pubblicheremo alcun elemento che possa portare all’identificazione delle due ragazze, entrambe disabili, che sono state costrette a subire violenze sessuali per anni. Non il nome del padre, ovviamente, e nemmeno il paese della provincia di Grosseto nel quale è successo. 

L’uomo, che oggi ha 57 anni e vive in un istituto, era stato indagato dopo che i carabinieri avevano raccolto la segnalazione dei servizi sociali e la denuncia sporta immediatamente dalla moglie. Che era riuscita anche a registrare, con il suo cellulare, la confessione del marito

«Ho sbagliato, ora vai a fare quello che devi», aveva detto alla moglie. E così lei aveva fatto.

Indagato per maltrattamenti e violenza sessuale aggravata, la procura ha contestato all’uomo anche il reato di spaccio. Aveva saputo chi fosse, nel paese in cui la famiglia viveva, a vendere hashish e spesso mandava i suoi tre figli ad acquistare droga, che poi faceva consumare loro. Un consumo che aveva provocato, nella figlia più grande, anche uno stato di dipendenza. 

Rinviato a giudizio, l’uomo ha chiesto di essere ammesso al rito abbreviato. Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo aveva chiesto una condanna a 3 anni e 8 mesi.

Condanna che il giudice Giuseppe Coniglio ha quasi raddoppiato: 6 anni e due mesi, la pena finale. Con il pagamento delle spese processuali e di costituzione di parte civile delle due figlie, assistite dall’avvocata Rachele Morini, alle quali dovrà essere versato anche un risarcimento stabilito dal giudice civile. L’uomo, difeso dall’avvocata Silvia Ciampolini, è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti, assorbita da quelle di violenza sessuale aggravata e spaccio.

Al 57enne sono state applicate anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e quella legale per la durata della pena, oltre alla perdita della responsabilità genitoriale e al diritto di successione. 

 

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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