GAVORRANO. Palpeggiata e baciata nelle parti intime dall’uomo che si sarebbe dovuto prendere cura di lei. Il terzo nonno, quello acquisito, padre del compagno della madre. Il nonno che durante l’estate del 2015, quando la bambina aveva 12 anni ed era in vacanza, avrebbe dovuto farle passare giornate spensierate. Invece era lui l’orco, quello che le ha rovinato la vita.
L’orco in casa
L’uomo all’epoca aveva 65 anni e in più occasioni avrebbe abusato della bambina che, mentre la madre e il compagno erano a lavorare, stava con lui. Una volta tornata a scuola però l’orrore vissuto durante l’estate era venuto fuori: la ragazzina aveva cominciato a tagliarsi, passava periodi di euforia seguiti da altri di grande depressione. Atteggiamenti, i suoi, che manifestavano il vuoto e il dolore che sentiva dentro e che però non voleva raccontare a nessuno.
Le insegnanti però l’hanno convinta a parlare con la psicologa della scuola che è riuscita a farsi raccontare l’orrore vissuto dalla ragazzina durante l’estate. La studentessa non voleva accusare quello che considerava suo nonno. Ma gli abusi sono emersi, in tutta la loro violenza e le insegnanti hanno quindi segnalato quanto successo ai genitori e alla procura.
L’orrore in tribunale
È stata la ragazzina, in tribunale, durante l’incidente probatorio a raccontare l’orrore che aveva vissuto. A spiegare al giudice, che ha rinviato a giudizio il nonno acquisito che lei, per estraniarsi durante quegli abusi, si metteva a giocare con il cellulare, per evitare di soffermarsi sul dolore e sull’orrore che era costretta a vivere.
Assistita dall’avvocato Alessandro Antichi, la ragazzina ha avuto la forza di ripercorrere quel periodo terribile. Al processo, celebrato davanti al collegio composto dal presidente Adolfo Di Zenzo e dalle giudici Laura Previti e Ludovica Monachesi, il sostituto procuratore Salvatore Ferraro ha chiesto la condanna dell’uomo, che ora ha 70 anni, a sei anni e sei mesi di carcere. Condanna che è stata ritenuta equa dal collegio: l’uomo è stato interdetto dai pubblici uffici e gli è stato imposto anche il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dai minori. I giudici hanno anche condannato l’uomo a pagare 100.000 euro di risarcimento danni alla ragazza, che oggi è maggiorenne.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli