GROSSETO. Sono cinque le proposte per via Roma promosse da Grosseto città aperta. Saranno sottoposte venerdì 4 agosto al consiglio comunale, per migliorare la sicurezza e la vivibilità di una zona della città sempre più in sofferenza. I consiglieri hanno proposto iniziative che vanno dai vigili di quartiere agli interventi di presidio sociale, fino alla rigenerazione urbana.
Nell’area che va da palazzo Cosimini alla stazione, in questi ultimi anni, si sono sommate criticità sempre maggiori e diversificate «Che impongono oggi il ricorso ad un approccio a sua volta complesso e articolato e, soprattutto, immediato» dice il gruppo consiliare.
Resta indispensabile il ruolo delle forze di pubblica sicurezza: da potenziare come emerso anche negli incontri del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura. «Ma non può bastare – dicono i consiglieri – Così come non possono bastare provvedimenti di tipo emergenziale come quelli fin qui messi in campo, considerata ormai l’ordinarietà di certi fenomeni da affrontare».
Le amministrazioni comunali possono anche contare sulle competenze e sul supporto (anche di tipo economico) messo a disposizione dalla Regione. «Con la Legge regionale n. 11/2020 si disciplinano gli interventi di sicurezza urbana non solo in senso tradizionale – dicono i consiglieri – ma prevedendo modalità innovative di sicurezza partecipata. Per coinvolgere sia gli organi pubblici, sia il tessuto sociale nell’affrontare situazioni di degrado, marginalità sociale e bisogni di riqualificazione urbana».
Un approccio integrato metterebbe in modo trasversalmente tutti i settori interessati: polizia municipale, politiche sociali, politiche giovanili, cultura, commercio, urbanistica e lavori pubblici.
In quest’ottica di larga partecipazione muove il primo pacchetto di proposte elaborato da Grosseto Città Aperta.
Le 5 proposte per via Roma
Guardando anche le esperienze di altre città, ecco le 5 proposte del gruppo consiliare:
- Potenziamento dei vigili di quartiere. Tramite la destinazione in questo ruolo di ulteriori unità o potenziando lo stesso organico dela municipale, come proposto da Confesercenti e dall’ associazione Controllo del Vicinato.
- Elaborazione di progetti sulla sicurezza urbana integrata. Da sottoporre alla Regione per il finanziamento ed il supporto operativo, per lo sviluppo di attività di prevenzione e di mediazione dei conflitti sociali e culturali, di attività di integrazione e di reinserimento sociale. Ma anche per la prevenzione e riduzione dei danni derivanti da atti incivili, per la manutenzione degli spazi pubblici, rivitalizzare gli spazi commerciali. Tutto finalizzato a garantire la vivibilità delle aree urbane e l’animazione degli spazi pubblici.
- Elaborazione di interventi di prevenzione, mediazione ed assistenza. Da realizzarsi da parte del Comune in collaborazione con la locale Azienda sanitaria, insieme alla Società della salute, alle organizzazioni del terzo settore e alle associazioni di categoria. Sul modello del Protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi dalla Prefettura con ASL e COeSO.
- Apertura di un dialogo con la proprietà dell’area di piazza Ferretti. Per realizzarci, compatibilmente con le esigenze di parcheggio e più in generale degli uffici vicini, iniziative di animazione sociale e culturale con il coinvolgimento dei residenti e degli esercenti commerciali. Con l’intenzione di ricostituire il tessuto sociale e il senso di comunità, assolvendo al contempo a una funzione di presidio sociale.
- Costituzione, in seno all’amministrazione comunale, di una Unità di progetto intersettoriale dedicata all’area di via Roma. Composta dal segretario generale, dagli assessori alla polizia municipale, alle politiche sociali, alle politiche giovanili, alla cultura, al commercio, all’urbanistica e ai lavori pubblici, e rispettivi dirigenti.
«Sarebbe utile – sottolineano i consiglieri di Grosseto città aperta – In vista della prossima adozione dei nuovi strumenti urbanistici che disegneranno la Grosseto di domani, progettare la città in modo che i quartieri storici non vengano ulteriormente desertificati da uno sviluppo senza freni nelle aree periferiche. Tornando finalmente a investire dentro la città e per la città, rigenerandone i tanti quartieri che ne hanno bisogno per restituirli alla loro bellezza ed alla loro sicurezza».
Grosseto città aperta ritiene le proposte un valido punto di partenza. «Se ne potranno naturalmente aggiungere altre – concludono i consiglieri – Perché crediamo che di fronte a situazioni così difficili sia necessario lasciare da parte le polemiche su ciò che non va o su quello che non è stato fatto, mettendosi invece tutti al lavoro per realizzare qualcosa di concreto nell’interesse dei cittadini».
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