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«Via Ricasoli intitolata a Luigi Ambrosio»

Gli amici di Gigi lanciano la petizione: le firme saranno raccolte online e in alcuni locali della città
Luigi Ambrosio dietro al bancone del bar Ricasoli
Luigi Ambrosio dietro al bancone del Bar Ricasoli

GROSSETO. «Intitolate via Ricasoli a Luigi Ambrosio»: è la petizione lanciata attraverso Maremma Oggi su Change.org e lanciata da un gruppo di amici dell’ex titolare del bar Ricasoli scomparso una settimana fa esatta, il 17 settembre. L’appello è rivolto al Comune di Grosseto, che potrebbe chiedere una deroga alla Prefettura dato che per intitolare una via o una strada a una persona scomparsa devono trascorrere per legge dieci anni dalla morte.

Ma l’onda emotiva che ha travolto la città di Grosseto e il resto della Maremma dopo la morte di Ambrosio, non è ancora passata. Ex titolare del bar Ricasoli, attaccante estroso del Grosseto calcio, artista, fotografo, scrittore, dj: il suo nome è indissolubilmente legato alla città di Grosseto e i suoi amici cercano ora un modo per ricordarlo anche a chi non lo ha conosciuto. Chiedendo l’intitolazione di quella strada dove, con il suo locale, si è fatto conoscere ed amare da tutti quelli che si sono fermati per un cocktail o per fare due chiacchiere.

Dove firmare

La raccolta delle firme è già attiva sulla piattaforma Change.org, dove sarà possibile sottoscrivere questa richiesta. Gli amici di Gigi però hanno pensato anche a chi non ha grande dimestichezza con il pc: i fogli con la petizione verranno portati, a partire dalla prossima settimana anche in alcuni bar della città.

Appena sarà disponibile, la lista sarà pubblicata sul nostro sito. «Ma se ci sono altri bar, negozi o locali che vogliono dare la propria disponibilità – dicono gli organizzatori della raccolta – possono farsi avanti». Anche in questo caso basta scrivere alle redazione, all’indirizzo email: redazione@maremmaoggi.net.

Cambiare nome a una strada: l’iter

Non è facile ottenere l’autorizzazione per cambiare il nome a una strada. Soprattutto a una strada “antica” come via Ricasoli. «Certamente il Comune si farà portavoce di questa richiesta, se saranno raccolte le firme – spiega l’assessore alla Toponomastica Giacomo Cerboni – ma il via libera non dipende però dall’amministrazione comunale, bensì dalla Deputazione di storia patria della Toscana su richiesta della Prefettura». L’istituto che ha sede a Firenze però, spesso è restia a concedere autorizzazioni prima che siano trascorsi dieci anni dalla morte. Anche se, qualche deroga, nel corso degli anni è stata concessa. Spetta alla commissione comunale per la toponomastica decidere se ci possa essere o meno spazio per richiedere una deroga.

«Il parere della Deputazione è obbligatorio – dice ancora Cerboni – Chi raccoglie le firme deve dimostrare che la persona alla quale si vorrebbe far intitolare una strada, una piazza o un parco, abbia fatto cose rilevanti per una comunità». Come le fotografie scattate da Luigi Ambrosio per raccontare la sua città, come le sue opere d’arte dedicate a Grosseto e l’essere stato uno dei punti di riferimento per la cultura indie maremmana.

C’è poi l’ostacolo della scelta della strada. Per chi ha lanciato la petizione, la via deve essere ovviamente quella sulla quale si affaccia tuttora il bar Ricasoli. «Di solito si preferiscono strade o piazze nuove – spiega l’assessore – per non dover cambiare l’indirizzo su tutti i documenti e le utenze dei cittadini e dei commercianti. Negli ultimi anni ad esempio, i nomi delle strade sono stati cambiati solo quando ci siamo trovati di fronte a dei doppioni».

Lo skate park per Alfredo Baccetti

Il 24 giugno Grosseto si è svegliata e ha dovuto fare i conti con una tragedia insopportabile: a Barcellona era stato trovato morto nel letto del suo appartamento, Alfredo Baccetti. Aveva appena 32 anni: è stato stroncato da un malore. Grossetano, Baccetti era un campione di skateboard che aveva scelto di trasferirsi 7 anni fa in Spagna proprio per coltivare la sua grande passione.

Alfredo Baccetti sullo skate
Alfredo Baccetti sullo skate

I suoi amici, dopo il rientro della salma in Italia e il funerale, hanno dato vita a una raccolta di firme, che è stata inviata alla Deputazione. La richiesta è quella di intitolare la pista di skate che il Comune di Grosseto sta allestendo al parco di via Giotto. Amici e familiari del trentaduenne hanno chiesto che possa essere installata una targa in memoria di Alfredo nell’impianto che più di ogni altro, lo avrebbe rappresentato. In quella pista sulla quale, sicuramente, avrebbe voluto fare le sue evoluzioni sullo skate.

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