GROSSETO. Prima la stretta di mano e l’abbraccio con il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, al parco della Rimembranza. Poi la stoccata in piazza Dante, dove il primo cittadino non c’era. «Intitolare una via ad Almirante è uno sfregio a questa città, il sindaco che era presente alle celebrazioni del 25 aprile dimostri coerenza».
A parlare è l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, che venerdì 25 aprile ha partecipato al corteo organizzato dall’Anpi a Grosseto. Prima di raggiungere Orbetello, dove il sindaco Andrea Casamenti e la giunta hanno negato il suolo pubblico all’associazione dei partigiani per organizzare la manifestazione.
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Bandiere rosse, striscioni dell’Associazione nazionale partigiani, la banda ad aprire il corteo, i rappresentati delle istituzioni. Bello, colorato, antifascista, il corteo ha attraversato il centro della città per raggiungere il parco della Rimembranza, dove la prefetta Paola Berardino ha deposto una corona al monumento ai caduti, tra le ali delle rappresentanze delle Forze armate. Presente alla deposizione della corona il vescovo Bernardino Giordano, il parlamentare di FdI Fabrizio Rossi, il sindaco e il presidente del Consiglio comunale Fausto Turbanti.
Al corteo hanno partecipato, oltre ad alcuni sindaci, al presidente della Provincia Francesco Limatola e all’assessore regionale Leonardo Marras, anche i parlamentari eletti nel nostro collegio: Laura Boldrini, che ha sfilato con il fazzoletto dell’Anpi al collo, l’europarlamentare Dario Nardella e Marco Simiani.
Vivarelli Colonna: «Festeggio anche senza l’Anpi che non ha più ragione d’esistere»
«Festeggio il 25 Aprile anche senza Anpi, che non ha più senso di esistere». Lo ha detto il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, a margine della deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti a Grosseto insieme alla prefetta Berardino.

L’Anpi provinciale di Grosseto non aveva invitato il sindaco alle celebrazioni in piazza per la scelta di intitolare una via a Giorgio Almirante, il gerarca fascista.
«Questa è la festa di tutti – ha aggiunto – non solo della sinistra. Invece ci sono alcuni gruppi di persone che preferiscono usare la giornata per dividere e attaccare il governo. La strada ad Almirante? È stata una scelta democratica – ha concluso – c’è stato un parere prefettizio e del Consiglio comunale. Dunque il popolo si è espresso. Nell’ottica della pacificazione nazionale abbiamo intitolato anche una via a Enrico Berlinguer. Chi parla solo di Almirante, dunque soffia solo sul vento della discordia».

Boldrini: «Pochi giovani in piazza»
«Ci vorrebbe più partecipazione della gente, nella vita pubblica e politica, soprattutto i più giovani. Qua, in piazza a Grosseto oggi vediamo tante persone, ma è una generazione di una certa età, in là con gli anni. È bello che ci sia presenza, ma mancano i giovani». Lo ha detto Laura Boldrini, deputata del Pd, a
Grosseto a margine delle celebrazioni per il 25 Aprile.
«Al momento in cui ci saranno più giovani, che capiranno che questa Repubblica non è arrivata gratis e che bisogna preservarla perché niente è per sempre, allora le cose cambieranno – ha aggiunto Boldrini – I segnali inquietanti che questo governo ci dà ogni giorno, ci impone oggi di essere resistenti e vigili. E se noi riuscissimo a far arrivare questo messaggio, probabilmente avremo anche una partecipazione di giovani che oggi purtroppo è abbastanza scarsa».
«Via Almirante è lo sfregio di questa città»
Riguardo a Grosseto, «questa è una città dove bisogna tirare fuori l’orgoglio antifascista, una città ferita dall’intitolazione di una via a Giorgio Almirante, il mentore della presidente del Consiglio Giorgia Meloni – ha proseguito Boldrini – Almirante è stato uno delle menti della rivista “La Difesa della Razza”. Era nella Repubblica di Salò un insigne esponente. Ha firmato il “Manifesto della Morte”, in cui intimava gli antifascisti e partigiani di consegnarsi, altrimenti sarebbero stati uccisi, colpiti alle spalle. Questo è Giorgio Almirante. Allora, come si fa a intitolare una strada in una città come questa a Almirante? È una cosa incomprensibile. Oggi abbiamo anche visto il sindaco, ma come fa a partecipare a questa cerimonia e poi a intitolare la strada a Giorgio Almirante? Si tratta di una tale contraddizione, uno sfregio a questa città che non se lo merita».
Marras: «In piazza non si viene a farsi vedere, si viene ad ascoltare»
«In piazza si viene per ascoltare, non per farsi vedere». È un Leonardo Marras che infiamma la piazza e che fa il pieno di applausi quello che parla di fronte alla porta del palazzo Aldobrandeschi. «Ricordo ancora quando per celebrare il 25 aprile veniva montato il palco in piazza. Parlava una persona sola – dice – Io da presidente della Provincia ho avuto l’onore di farlo due volte».
Accanto a Leonardo Marras, assessore regionale, c’erano Giulio Balocchi, presidente dell’Anpi, lo studente Baptiste Guyon del comitato antifascista studentesco. L’orazione ufficiale è stata invece affidata a Fabrizio De Sanctis della segreteria nazionale Anpi.
«Abbiamo ricevuto in dono la libertà – aggiunge Marras – e per questo bisogna essere grati e rendere grazie. Nessuno poteva immaginare che dopo 80 anni avremmo avuto ancora bisogno di riaffermare il valore dell’antifascismo».

Parole pronunciate di fronte alla sorella del partigiano Elvio Palazzoli, che ha ascoltato tutti gli interventi con il libro dedicato al partigiano, scritto da Giuseppe Corlito, stretto in mano.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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