GROSSETO. Con l’approvazione del project financing per la riqualificazione e gestione della piscina comunale Finetti di via Lago di Varano da parte dell’amministrazione comunale, si apre la strada per la realizzazione di un impianto sportivo che porterebbe Grosseto ai primi posti in Toscana. Dove le vasche olimpioniche, quelle da 50 metri, sono poche.
In provincia di Grosseto la piscina all’aperto in via Lago di Varano, sarebbe la prima di quelle dimensioni.
Un progetto importante, quello presentato dalla Rti Olimpic Nuoto e da Riesco al Comune di Grosseto. Progetto che ha già superato la terza fase (su quattro) di approvazione e che si avvia a diventare realtà. Costerà 3 milioni e 450.000 euro e parte dei costi saranno finanziamenti grazie al taglio del 50% delle spese per l’energia e per la manutenzione ordinaria.
L’associazione temporanea d’imprese, al momento, ha elaborato il progetto e il project financing approvato dalla giunta. Strumento che sarà utilizzato dalla Rti, insieme agli affidamenti previsti dall’articolo 5 delle nuove leggi sugli impianti sportivi, introdotto dall’assessore allo sport Fabrizio Rossi nel settore sportivo.
Ora il Comune dovrà procedere con un bando pubblico: nel caso in cui si facesse avanti un’altra società o associazione d’imprese per realizzare il nuovo impianto a un costo minore, l’Olimpic Nuoto e la Riesco, potranno decidere di farlo allo stesso prezzo, aggiudicandosi così l’appalto.
8 corsie da 50 metri per allenarsi all’aperto
Una vasca olimpionica, con 8 corsie da 50 metri. Larga 21 metri. È questo il sogno cullato dall’amministrazione comunale di Grosseto che già l’aveva prevista nel primo progetto esecutivo della piscina di via Lago di Varano, approvato dal consiglio comunale il 12 luglio 1979. Un progetto che non è mai andato in porto proprio per questioni economiche.
Ora, la possibilità di realizzarla ci sarebbe. «C’è un bacino d’utenza enorme per un impianto di questo tipo – spiega Alfredo Mangione, presidente dell’Olimpic nuoto – Nessun altro impianto sportivo della provincia di Grosseto ha una vasca olimpionica. La piscina potrebbe essere utilizzata da tutte le società sportive della zona».
Non ci sono solo gli agonisti, nel target della rete temporanea d’imprese che ha presentato il project financing al Comune.
Ci sono anche i tanti cittadini che in estate potrebbero utilizzare la piscina all’aperto per passare giornate di svago, prendere il sole, usufruire delle aree di ristoro, organizzare eventi in uno spazio verde nel cuore della città.
Quattro anni, previsti per concludere i lavori. «Se ci aggiudicheremo il bando – promette Alfredo Mangione – i lavori per la costruzione della piscina esterna cominceranno subito. Anche perché non intaccherebbero l’attività dell’impianto».
Spazi all’aperto, piscina e più posti di lavoro
È un progetto ambizioso quello della Olimpic nuoto e della Riesco. Progetto che creerebbe anche nuovi posti di lavoro. «Nell’impianto di Grosseto, tra dipendenti e collaboratori sono impiegate già una trentina di persone – spiega Mangione – Chiaramente con la realizzazione del nuovo impianto avremo bisogno di più personale per gestirlo e aumenteranno anche le ore lavorate delle persone che sono già con noi».
È facile prevedere che la realizzazione di una piscina olimpionica in città sia attrattiva per un grandissimo bacino d’utenza. Le più vicine a Grosseto sono quella di Colle val d’Elsa e quella di Livorno, distanti ciascuna un centinaio di chilometri, se non di più.
Il maxi progetto pagato con il taglio degli sprechi
È un maxi progetto da tre milioni e 450.000 euro quello presentato dall’associazione temporanea d’impresa.
Progetto che, oltre alla realizzazione della nuova piscina prevede l’efficientamento energetico del vecchio impianto. Che ha costi energetici elevati: 123.000 circa a carico del gestore per il gas metano, l’energia elettrica e la manutenzione ordinaria e 60.000 a carico dell’amministrazione comunale per la manutenzione straordinaria.
«Con i nuovi impianti termici che abbiamo previsto di installare – dice Mangione – è possibile risparmiare quasi il 50% di energia e circa 38.000 euro all’anno di costi di manutenzione». Il risparmio annuo sarebbe di 82.000 euro. Tagliare lo spreco, significherebbe non soltanto risparmiare soldi ma anche risorse importanti per l’ambiente, come le Tonnellate equivalenti di petrolio (49 all’anno) e quelle di anidride carbonica (pari a 131 tonnellate).
I progettisti che hanno lavorato al project financing, gli ingegneri grossetani Alan Bruni e Filippo Calvano, hanno pensato di trasformare questo spreco energetico, e quindi economico, in risorsa. Il taglio dei costi, accoppiato con gli incentivi economici riservati dallo stato ai Comuni, sarebbe la risorsa economica utilizzabile per autofinanziare l’ammodernamento tecnologico.
«L’impianto poi – aggiunge il presidente dell’Olimpic nuoto – sarà anche adeguato alle norme Coni».
Gli interventi di efficientamento energetico
La parola d’ordine per procedere alla realizzazione della nuova piscina all’aperto è quindi efficientamento energetico. Il progetto di fattibilità prevede infatti la coibentazione tramite cappotto termico della copertura della piscina e degli spogliatoi, la sostituzione dei punti luce con quelli a led e quella del grande infisso esposto a sud, in modo tale da annullare l’effetto dell’appannamento delle vetrate in inverno oltre a ridurre le dispersioni termiche attraverso gli infissi di più del 60%. Per lo stesso motivo, saranno sostituiti anche gli infissi laterali del locale vasca.
Il progetto prevede anche l’installazione di impianto solare termico da 24 pannelli su copertura per produzione di energia termica per acqua calda sanitaria e riscaldamento acqua della piscina e di un nuovo sistema gestionale per controllare gli impianti presenti. Verrà installata anche una nuova pompa di Calore da 400 kW per la climatizzazione invernale e per riscaldare l’acqua oltre a un nuovo impianto fotovoltaico da 175 kW in copertura per produzione ed auto-consumo di energia elettrica.
Due vasche con due temperature diverse
Le due vasche interne, quella grande e quella piccola, grazie al nuovo impianto di filtrazione previsto dal progetto, potranno essere utilizzate insieme.
Il nuovo impianto di filtrazione insieme al sezionamento dell’unica vasca di compenso in due infatti, permetterà la disgiunzione delle due vasche (grande e piccola) con possibilità di utilizzo a diverse temperature.
Tale operazione permette di migliorare ed ampliare i servizi offerti. Infatti, sarà possibile avere una temperatura più alta della vasca piccola (intorno ai 30°/32° gradi), più adatta ai corsi per bambini piccoli e poter svolgere nuove attività didattiche come il water-baby che è dedicato alla fascia 3 mesi 4 anni.
Al contempo, la vasca grande avrà una temperatura intorno ai 28° gradi più adatta, ad esempio, alle attività agonistiche, per il fitness e più in generale per i corsi di nuoto.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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