CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. È filato tutto liscio, al rave party organizzato alla Zingara, in un terreno privato sotto Tirli. Coordinati perfettamente dalla Prefettura di Grosseto, che proprio qualche mese fa aveva messo su un “piano anti rave” dopo la tragedia successa durante il raduno sul Lago di Mezzano, i carabinieri insieme agli agenti della polizia municipale di Castiglione della Pescaia, con la polizia e la guardia di finanza, sono riusciti a far defluire molti dei cinquecento ragazzi, arrivati soprattutto dal nord Italia in auto e camper, per partecipare alla festa techno in mezzo alla macchia.
Decine di telefonate ai vigili del fuoco
Il terreno dove è stato organizzato il rave party era già stato occupato nel maggio dell’anno scorso. I ragazzi si erano organizzati attraverso Internet. I carabinieri sapevano del loro arrivo, ma nella notte tra sabato 2 e domenica 3 luglio, è stato forzato dai ragazzi che sono arrivati in massa nel terreno dove i carabinieri e la polizia avevano già creato un cordone per evitare che entrassero.
La zona era recintata e c’erano anche dei cartelli che segnalavano che quell’area fosse privata. Il recinto è stato divelto, così come i segnali.
Durante la notte e per tutta la domenica, non sono poi mancate le telefonate arrivate al centralino del comando dei vigili del fuoco, da parte di alcuni ragazzi che si sono persi nel bosco che circonda l’area. Richieste d’aiuto: in tanti infatti, non riuscivano a tornare indietro, nel terreno dove era stata organizzata la festa e i vigili del fuoco del comando sono dovuti intervenire più volte per riportarli indietro.
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