GROSSETO. Individuati grazie alle telecamere e grazie a un testimone che li ha riconosciuti. E ora denunciati alla Procura come gli autori dell’ennesimo atto vandalico fatto in città. In piazza San Francesco, dove il Comune aveva già fatto un intervento di pulizia delle decine di scritte sui muri lasciate dai ragazzi. Scritte senza senso, scritte orripilanti: come le ultime, una bestemmia e due svastiche, a due passi dalla chiesa di San Francesco.
Incastrati dalle telecamere
L’assessore alla Sicurezza Riccardo Megale, insieme al comandante della polizia municipale Alessio Pasquini hanno portato a casa, grazie alla presenza delle telecamere di videosorveglianza e grazie alla successiva indagine degli agenti del comando, un risultato importante.
In piazza San Francesco, poco meno di un mese fa, gli operai del Comune erano intervenuti per pulire i muri e la pavimentazione dalle scritte lasciate dai vandali che, puntualmente, sono tornati alla carica.
Il Comune, per sistemare la piazza aveva speso circa 5.000 euro. Ma fino ad oggi, non era stato trovato alcun colpevole.
Questa volta invece, gli occhi elettronici delle telecamere installate dall’amministrazione comunale hanno ripreso due ragazzi armati di bombolette. Con loro c’erano anche altri giovani, sui venticinque anni. Giovani, quindi, non giovanissimi.
«Siamo amareggiati nel constatare il poco rispetto di alcune persone nei confronti dei beni comuni – dicono il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla sicurezza Riccardo Megale – rinnoviamo il nostro impegno per la pulizia e il mantenimento delle strutture storiche e ci auguriamo che queste spiacevoli vicende non si ripetano più. In caso contrario continueremo a perseguire i colpevoli come questa volta».
