ORBETELLO. Questa mattina, giovedì 19 settembre, l’associazione la Casa dei pesci ha calato le 5 nuove opere per il Museo sottomarino. Le statue si trovano davanti alla scogliera del Cannone, a Talamone. Le opere, frutto del Simposio 2024, hanno raggiunto le altre 24 che già componevano il museo. Quest’anno il direttore artistico è la celebre scultrice Emily Young.
L’artista Nikolaos Maniatakos ha voluto lanciare un forte messaggio sociale con il suo Cimitero senza nome. La sua opera porta oggi un’iscrizione dedicata a Pietro Stipa, giovane ufficiale della Marina scomparso lo scorso giugno in un tragico incidente in mare.
«Come il mare il tempo passa, guardati indietro e sii fiero» si legge sull’opera. E per omaggiare Stipa, i palombari della Marina militare si sono calati in mare per accompagnare sul fondo la scultura, ricoperta dalla bandiera italiana. Una preghiera ha accompagnato l’immersione dell’opera, recitata dal cappellano del Corpo. Infine alla fine della cerimonia il suono di tutte le sirene dei mezzi navali ha salutato tutti i presenti.
La Casa dei pesci e le barriere per la protezione dei fondali
Il progetto è dal 2006 che ha l’obiettivo di tutelare i fondali marini e negli anni si è arricchito. La Casa dei pesci è nata per unire la tutela ambientale e l’arte e la sua attività della è sostenuta dalla Fondazione planet wild di berlino.
L’associazione ha dato il via anche a un altro progetto, ovvero la Casa dei polpi, che prevede il posizionamento in mare di anfore di terracotta. Necessarie per dare un rifugio sicuro ai polpi. «Con i fondi raccolti quest’anno abbiamo ottenuto risultati ambiziosi – dice il presidente della Casa dei pesci Giovanni Contardi – Infatti, oltre alle cinque sculture aggiunte al nostro museo, potremo realizzare tre nuove barriere per la protezione dei fondali e il ripopolamento delle acque».
La facoltà di Scienze della terra e dell’ambiente dell’Università di Siena supporta scientificamente la Casa dei polpi. Infatti proprio la facoltà monitorerà la fase pilota.
Anche le Cave Michelangelo di Carrara hanno sostenuto la Casa dei pesci, donando 100 blocchi di marmo. Di cui 29 blocchi scolpiti da artisti italiani e stranieri si trovano in mare davanti a Talamone, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla tutela dei fondali. E altri 20 blocchi con alcuni segni d’arte, si trovano ad Alberese, per favorire il ripopolamento ittico, attraverso la lotta alla pesca illegale.
Gli artisti delle opere
Gli artisti che hanno contribuito alla crescita del museo con le loro opere sono Maria Grazia Collini con l’opera Genesi, il grossetano Stefano Corti con la sua Porta per gli abissi, Giacomo Bernardi con il Sigillo, Abdulkadir Hocaoglu con il suo Guardiano, e infine Nikolaos Maniatakos che ha voluto lanciare un forte messaggio sociale con il suo Cimitero senza nome.
Le opere, che si trovano a pochi metri sotto il pelo dell’acqua, sono visibili facendo snorkeling e immergendosi, così come quelle posizionate lo scorso anno di fronte al Bagno delle donne.
«Il progetto che prevede l’immersione in mare di orci di terracotta ecocompatibile – dice Paolo Fanciulli – è stato sposato dall’attore Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Il comico è fortemente impegnato in campagne a favore dell’ambiente e della natura ed è venuto in Maremma per lanciare la campagna di raccolta fondi, senza i quali sarebbe impossibile raggiungere risultati tangibili».
Per chiunque volesse donare all’associazione la Casa dei pesci può CLICCARE QUI.
