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Una montagna da 174 bottiglie di birra abbandonate

Sono state raccolte sulla spiaggia dai cittadini volontari del gruppo “Vogliamo una città pulita”. Un esempio di lotta contro l’inciviltà
Le bottiglie di birra abbandonate sulla spiaggia

FOLLONICA. Stesso posto, stesso mare verrebbe da dire. Anzi, lo hanno detto proprio ieri mattina, domenica 1 dicembre, i volontari che da qualche anno si dedicano, in alcune domeniche di bel tempo, alla pulizia dei quartieri della città. Loro sono cittadini che fanno spontaneamente parte di un gruppo nato su Facebook dal nome incontrovertibile: “Vogliamo una città pulita“.

Una montagna di 174 bottiglie di birra

Domenica mattina la pulizia è toccata alla spiaggia e ai dintorni della colonia Pierazzi. Esattamente come già successo per tutte le altre volte in cui il gruppo si è occupato di quella zona (nove volte nell’arco del solo 2024) è stata ritrovata la stessa montagna di bottiglie di birra abbandonata sulla duna della spiaggia. Tra una spedizione di pulizia e l’altra, come se fosse una pianta che ributta dopo la potatura, si riforma la discarica di vetro che puntualmente viene destinata al corretto conferimento dai volontari per poi ricominciare da capo.

Una situazione quasi comica se non fosse per il segnale che arriva da chi o coloro che evidentemente si adoperano per ricrearla. Una sfida? Un gioco? O semplicemente un caso? Difficile dirlo, come difficile è stabilire se quella montagna si forma nel corso dei giorni oppure in un’unica soluzione, magari a conclusione di un sabato sera. Domenica mattina le bottiglie tolte dalla duna sono state esattamente 174: oramai i volontari le contano. «Nella frustrazione di non vederne la fine – dice Patrizia, una delle volontarie – vale la pena certe volte prenderla a ridere. Così tra noi si scommette, come per i fagioli nel barattolo di Raffaella Carrà.»

Rifiuti abbandonati anche in pineta

Ma non tutto è stato così facile da recuperare. All’interno, dentro la pineta che divide la spiaggia dalla strada, sono stati trovati rifiuti di ogni genere: materassi, attaccapanni, reti, sedie e sdraine da mare.

I rifiuti lasciati in pineta

Alcune nascoste nei cespugli, forse residuo della passata estate, altri ricoperti dalla vegetazione arrugginiti e decisamente datati a raccontare forse di un non certo recente controllo.

Ma i volontari non si arrendono, anzi, crescono

Per fortuna il gruppo di volontari sta crescendo, altri cittadini piano piano si stanno affiancando a coloro che ebbero a suo tempo l’idea del gruppo.

«Non facciamo uscite tutte le domeniche, ma solo quando abbiamo la disponibilità di un certo numero di persone ed il tempo ce lo permette – spiega Patrizia – quindi non è un impegno vero e proprio ma solo occasionale che chiunque può fare».

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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