FOLLONICA. «La memoria è il ponte che unisce il passato al futuro»: con questa frase il sindaco Andrea Benini ha reso perfettamente lo spirito che sta dietro all’evento che sabato 6 aprile si è svolto al Parco Centrale, una mattina accesa dai colori primaverili e dalle voci di tantissimi bambini delle classi degli istituti “Leopoldo II di Lorena” e “Comprensivo Uno” che si sono riuniti intorno a Giovanni Impastato.
Un ponte dedicato a Peppino e a sua madre Felicia
Il fratello più piccolo di Giuseppe, meglio conosciuto come Peppino, ha presenziato infatti ad uno degli appuntamenti organizzati dal Comune di Follonica per sensibilizzare al contrasto della mafia: intitolare il ponte che unisce il Parco Centrale al quartiere della 167 est proprio a Peppino Impastato e a sua madre Felicia Bartolotta che di suo figlio ucciso il 9 maggio 1978 ha continuato a portare avanti i pensieri e i convincimenti fino al giorno della sua morte avvenuta nel 2004, ha rappresentato la decisa volontà a contrastare tutte le mafie.
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Da quel giorno è Giovanni Impastato che prosegue nella diffusione della cultura della legalità, rendendosi disponibile ovunque si parli di lotta alla mafia, tenendo aperta la Casa della memoria Felicia e Peppino Impastato, dando voce a suo fratello e a sua madre, ma anche a tutti coloro che hanno lottato e sofferto per colpa delle mafie.
I bambini presenti, accompagnati nel percorso dei Cento Passi dalle insegnanti e dalla dirigente del plesso scolastico follonichese, hanno rappresentato un futuro consapevole dell’importanza della legalità e della libertà di pensiero, della democrazia e della giustizia. Un momento che sarà ricordato per molto tempo, almeno fino a quando ci sarà qualcuno che quella targa con quei nomi onorevoli la terrà ben visibile e presente nella vita di ognuno.
