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Un intero paese a lutto per la morte dei fratelli Myftarago

I due fratelli stavano andando al lavoro quando è successa la tragedia: le parole del sindaco Grisanti e del parroco
L’incidente e le due vittime. In alto Mersi e sotto Aklen Myftrago

CAMPAGNATICO. Cinque bambini e uno in arrivo rimasti orfani di padre in una manciata di secondi. Quella che ha spezzato la vita a due uomini che sabato 2 aprile, alle 6.33, stavano viaggiando lungo la Scansanese.

Due fratelli, morti nella stessa Peugeot 206 con la quale stavano andando al lavoro, in uno scontro frontale con un’Audi che proveniva dalla direzione opposta. Impossibile al momento stabilire chi dei due conducenti abbia invaso la carreggiata opposta: i rilievi dei carabinieri dovranno stabilire tutto questo.

La tragedia sulla provinciale

Nel borgo di Arcille, sabato 2 aprile, si respirava solo tragedia e sgomento. Mersin Myftarago, 44 anni e suo fratello Aklen, 38 anni, entrambi originari di Selce, in Albania, non sono tornati a casa dai loro figli. Mersin ne ha tre, Aklen presto avrebbe raggiunto il fratello: sua moglie infatti è incinta.

La tragedia sulla Scansanese, una strada dove troppo spesso si corre, è la tragedia che colpisce al cuore una comunità. Colpisce il sindaco, Luca Grisanti, colpisce la parrocchia, colpisce il paese di Arcille, dove ci si conosce tutti e dove tutti sabato sono rimasti ammutoliti. «A nome di tutta l’amministrazione comunale – ha scritto il primo cittadino – voglio esprimere la nostra vicinanza alle famiglie dei due giovani scomparsi nel tragico incidente di questa mattina. Sarà mia cura attivare l’assistente sociale e le strutture preposte per aiutare le famiglie e mi rendo disponibile per qualsiasi loro necessità».

Mersin e Aklen vivevano ad Arcille e lavoravano nel settore dell’agricoltura. Sabato mattina probabilmente stavano andando al lavoro. Redion Arapi, il 28enne che era al volante dell’Audi A4, probabilmente stava rientrando a casa. Erano le 6,33quando è avvenuto l’incidente.

Il ventottenne è stato soccorso e portato all’ospedale Misericordia dov’è stato sottoposto all’alcoltest e all’esame tossicologico, come da prassi nei casi di incidente.

Per soccorrere i due uomini invece sono arrivati entrambi i Pegaso a disposizione dell’Asl ma per loro ormai non c’era più nulla da fare. 

Anche la parrocchia Madonna di Lourdes di Arcille si stringe attorno alla famiglia dei due uomini. «In questo momento di dolore per la triste notizia ricevuta ci stringiamo alle mogli e ai figli per la perdita improvvisa dei due fratelli – scrive il parroco sulla pagina Facebook – La nostra comunità è carica di tanta rabbia e di tante domande esistenziali, come la domanda di un bambino… perché? Ma come figli di Dio, siamo certi e consapevoli, solo Lui può darvi la forza, la consolazione per superare questa grave perdita. Affidiamo a Dio il dolore, insieme ai momenti più belli trascorsi insieme e all’amore che vi univa. Con il cuore pesante, pregheremo per l’eterno riposo dei due fratelli, persone eccezionali e grandi lavoratori».

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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