CINIGIANO. “Un anno dopo” è il titolo della giornata che oggi, 27 luglio, ricorda il drammatico incendio del 24 luglio 2022, che ha distrutto 800 ettari di territorio ed è arrivato a lambire le case di Cinigiano. Un’iniziativa fortemente voluta dalla sindaca Romina Sani, che è iniziata con la seduta del consiglio comunale aperto, cui seguirà questa sera un momento dedicato al paese e alla sua gente, a partire dalle 21, in piazza Capitano Bruchi.
Sarà questo il momento del raccoglimento, della musica che il maestro Giovanni Lanzini ha composto e dedicato al proprio paese d’origine. Ma anche della gioia che accompagna la voglia di ricominciare, con la lettura dei temi svolti dai bambini delle scuole di Cinigiano sull’incendio e l’inaugurazione di un monumento in ferro del tutto particolare, realizzato dalle contrade: una tartaruga ispirata a quella scampata alle fiamme e fotografata mesi dopo con il carapace annerito, ma ancora viva. Scelta per rappresentare la forza e la resistenza, che a passi lenti ma decisi ha accompagnato Cinigiano e le sue colline verso la rinascita.
Mentina è il nome che le hanno dato i bambini e i ragazzi delle scuole. Da oggi, è il simbolo di quanto è accaduto e di come si debba non dimenticarlo perché non si ripeta. Un monumento e anche un logo studiato dall’agenzia grossetana Internetfly nell’ambito di un progetto di marketing territoriale realizzato per il Comune.
Quei giorni resteranno impressi negli annali della storia locale e nella memoria di quanti hanno vissuto il dramma del rogo. E che proprio per questo dovevano essere celebrati.
L’emozione della sindaca Romina Sani
Romina Sani lo aveva detto proprio in un’intervista a MaremmaOggi appena passata l’emergenza, che a mente fredda avrebbe tirato le somme di quei giorni e così è stato. In una sala consiliare gremita, ha snocciolato date, dati e ringraziamenti, tanti, con la voce che in qualche passaggio tradiva, nel tremito, l’emozione. Soprattutto quando ha ricordato le tappe dell’incendio.
Davanti a lei, oltre agli amministratori, le autorità civili e militari, la prefetta Paola Berardino, il presidente della Provincia, Francesco Limatola, le amministrazioni limitrofe e quelle che hanno dato una mano, il volontariato, i dipendenti del Comune, c’erano anche tanti cittadini.
Prima di aprire i lavori, è stato proiettato un filmato che ha ripercorso le tappe dell’incendio, lanciando con le immagini anche un messaggio di speranza e di rinascita, perché, come ha ricordato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Grosseto, Pietro Vincenzo Raschillà, la vita è più forte di tutto e la natura ha la forza per riprendersi i propri spazi.
“Questo consiglio è l’occasione – ha detto Sani – non solo per ricordare i drammatici eventi dello scorso anno, che hanno tenuto in scacco per tre giorni il paese e il suo territorio, ma anche per ringraziare e celebrare tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di spegnimento, hanno dato una mano, non si sono tirati indietro. L’impegno di vigili del fuoco, volontari antincendio, tutte le forze dell’ordine intervenute, è andato ben oltre quello di loro competenza, instaurando con il paese un rapporto umano e di vicinanza indelebile.
Ringrazio i volontari delle associazioni regionali e locali, della VAB e della Racchetta, tutti i dipendenti del Comune, i cittadini che hanno messo a disposizione quello che avevano per supportare chi lottava contro le fiamme e chi doveva lasciare le proprie case. Fino a Coop e Conad, che hanno rifornito il centro logistica di acqua. Nessuno si è tirato indietro», ha aggiunto.
Sani: «Servono gli invasi e più sostegno all’agricoltura»
«Questo terribile esperienza mi accompagnerà a lungo. Difficile dimenticare quello che ho visto, con le fiamme alle porte del paese e il terrore di non riuscire a fermarle, la responsabilità anche morale per i miei concittadini. Oggi è il momento della riflessione a mente fredda sulla necessità di rivedere alcuni aspetti, come la carenza di invasi idrici, e di supportare meglio le attività agricole. L’incendio ha dimostrato che là dove le campagne sono abbandonate, ha trovato spazio per espandersi e rafforzarsi, mentre dove sono presidiate dalla presenza dell’uomo è stato più facile fermarlo. Ma occorre fare ancora più prevenzione, più informazione e sensibilizzazione».
24-28 luglio 2022, le tappe dell’incendio
In quella torrida domenica 24 luglio 2022, la prima chiamata di una lunga serie che segnala l’incendio è arrivata alle 13.13. Poi:
- Alle 13.29 la comunicazione da parte della Regione Toscana di “apertura incendio di tipo boschivo in località Crocino”
- Alle 14.45 la comunicazione della prefettura: “Incendio in evoluzione. Presenti 2 elicotteri, oltre squadre dei vigili del fuoco a presidio dei poderi e mezzi antincendio nella zone boschive”
- alle 16 le fiamme minacciavano il paese. Da lì l’invito alla popolazione di allontanarsi dal paese e dirigersi a Borgo Santa Rita, dove avrebbero ricevuto l’assistenza necessaria
- alle 18.30 l’arrivo del primo canadair, seguito poco dopo dal secondo.
L’incendio è stato dichiarato spento il 28 luglio, ma le operazioni di sorveglianza si sono concluse il 7 agosto, poi sono iniziate quelle di ripristino.
I numeri
Prima di passare alla consegna delle onoreficenze c’è stato il momento dei numeri, ripresi anche da Umberto Fralassi, funzionario regionale in ambito forestale e della prevenzione incendi:
- 775 ettari andati a fuoco, di cui 230 di bosco, danni per milioni di euro ancora da quantificare esattamente
- 35 famiglie evacuate
- 1 casa completamente distrutta
- 150 squadre impegnate nelle operazioni
- 400 persone circa, tra vigili del fuoco (138 sul totale della dotazione di 180 dalla caserma di Grosseto) arrivati dalla Toscana, da Bologna e da Parma, personale della protezione civile, della VAB e della Racchetta, personale della Provincia, dell’Unione dei Comuni, dell’esercito, dell’aeronautica, dei carabinieri e carabinieri forestali, della guardia di finanza
- 8 elicotteri della flotta regionale e l’elicottero Drago dei vigili del fuoco che hanno effettuato 762 lanci
- 2 canadair che hanno fatto 19 lanci
- 10 autobotti, 155 pickup, 31 veicoli di supporto.
La cittadinanza onoraria e la consegna degli attestati
Durante il Consiglio, la sindaca Romina Sani insieme alle altre autorità ha consegnato attestati di merito e altre onoreficenze a cittadini e associazioni. È stata inoltre attribuita la cittadinanza onoraria al corpo nazionale dei vigili del fuoco, con l’attestato consegnato dalla prefetta Paola Berardino a Raschillà, e all’organizzazione antincendi boschivi della Regione Toscana, consegnata dal presidente della Provincia Francesco Limatola a Umberto Fralassi.
Poi le altre onoreficenze:
- Attestato di benemerenza attribuito dal Consiglio comunale ai vigili del fuoco di Grosseto che per contraccambiare, hanno regalato un casco alla sindaca
- Attestato di benemerenza alla Misericodia di Cinigiano
- Attestato di merito alla stazione dei carabinieri di Cinigiano
- Attestato di merito alla polizia municipale del Comune
- Attestato di merito all’ufficio tecnico del Comune
- Menzione speciale a Renato Marchini che, con il suo camion frigo ha contribuito a portare i rifornimenti di frutta e a tenere l’acqua al fresco
- Menzione speciale ai signori Leonardo Toninelli e alla mamma Fiorella Dogani che hanno messo a disposizione un appartamento a Castiglioncello Bandini per gli abitanti della casa che è andata distrutta nell’incendio.
27.000 euro donate al Comune
Un ringraziamento particolare è andato a tanti cittadini, enti e associazioni che lo scorso anno di sono mobilitate per raccogliere fondi da donare al paese colpito così duramente. 27.000 euro in totale che il Comune ha diviso in tre parti e investito in tre interventi, uno dei quali – la sistemazione del campo sportivo danneggiato dalle fiamme – è stato già fatto.
La somma rimanente verrà utilizzata per acquistare un nuovo rasaerba e un modulo da 400 litri per stoccare acqua per le emergenze, oltre a riorganizzare, in accordo con AdF, la rete degli idranti.
Le foto “emozionali” di Alessandro Baglioni e il clarinetto di Giovanni Lanzini
Appese al soffitto della sala consiliare oggi c’erano alcune foto, realizzate dal fotografo grossetano Alessandro Baglioni. Sono immagini di alberi bruciati o anneriti dalle fiamme e di una figura femminile, chiaro riferimento alla natura. Oltre ai pannelli nella sala, sono state raccolte in un video che Baglioni ha voluto donare al Comune insieme alle stampe.
«La figura femminile rappresenta la natura ferita, che con il tempo si riappropria degli spazi. Man mano che andavo avanti con il lavoro ha assunto anche il significato della gente, della comunità aggredita, che si dispera, ma sa fare tesoro di quello che le è successo e riparte», ha spiegato Baglioni.
E in conclusione, dopo la lettura della riflessione di un bambino sull’incendio, è stato proiettato un terzo video che commenta la musica di Giovanni Lanzini. Originario di Cinigiano, il maestro ha composto Phoenix, l’Araba Fenice che rinasce dalle proprie ceneri.
Note ora lente e struggenti, ora allegre e briose accompagnano le immagini della pace del “prima”, del terrore del “durante”, della rinascita del “dopo”.
Autore
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Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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