di Elisa Bartalucci
TORNIELLA. Una raccolta di fondi per aiutare Alessandro a tornare nella sua Torino. È stato questo il regalo che Torniella e Piloni, due piccoli borghi all’estremità nord della nostra provincia, hanno voluto donare al loro compaesano.
Un brutto scherzo del destino, qualche settimana fa, ha colpito Alessandro, 51 anni, rendendolo per il momento ancora paralizzato a letto, incapace di muoversi o parlare. Ricoverato prima a Le Scotte di Siena, dove è stato sottoposto ad un intervento salvavita, è stato poi trasferito a Grosseto dopo che le sue condizioni si erano stabilizzate.
Alessandro, l’uomo dei cavalli
Alessandro abitava a Torniella, anzi precisamente nella Riserva Naturale del Belagaio da più di vent’anni e qui si occupava dell’allevamento e della riproduzione dei cavalli di razza maremmana. Sceso da Torino, lasciatosi alle spalle la vita di città, era entrato da subito, a tutti gli effetti, nel cuore della piccola comunità maremmana, e da anni, ormai, la sua vita erano il bosco, la natura, i cavalli e il meraviglioso Castello del Belagaio che domina la Riserva.
Un ragazzo semplice, sempre, o quasi, vestito da lavoro, perché i cavalli avevano bisogno di lui ogni giorno e non c’erano feste o giorni di pausa, se decidevi di andare a fare una passeggiata nella Riserva del Belagaio, potevi star certo che lo avresti incontrato: a guidare un trattore, a spingere una carretta per portare il fieno ai suoi amati cavalli, o dentro una stalla per aiutarne una a partorire.
Un torniellino acquisito
Alessandro, anche se veniva da una città lontana, era diventato torniellino a tutti gli effetti: dalla squadra di calcio dove ha militato per diversi anni, e dove era rimasto a dare una mano anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo, alla banda paesana, passando per la pro loco e arrivando al volontariato. «Alessandro è uno di noi», dicono dal paese ed è per questo che, evidentemente, si è meritato tutto questo affetto e questa solidarietà.
Per il trasferimento di Alessandro a Torino era necessaria un’ambulanza con medico a bordo e la cifra era importante.
L’associazione Auser, della quale Alessandro era associato da sempre, e la sua presidente Marzia Prando non ci hanno pensato su un attimo e hanno subito deciso, all’unanimità, di far fronte in prima istanza alle spese necessarie.
«Abbiamo pensato che Alessandro si meritasse tutto il nostro aiuto. È sempre stato un nostro volontario e non ha mai voluto neppure i soldi per un caffè quando prestava servizio da noi – dice la presidente -. Ci siamo mossi da subito per aiutare anche i suoi genitori, molto anziani, che erano scesi da Torino per stargli vicino. Una ragazza del Filo d’argento si è occupata di portarli e riportarli al loro alloggio ogni volta che si recavano in ospedale dal figlio».
In collaborazione con la Pubblica assistenza di Sassofortino, che ha fatto un forte sconto sul costo del viaggio, tutte le associazioni della piccola comunità, dalla squadra di calcio dilettantesca, alla pro loco, dalla Società Filarmonica, al Circolo Arci Piloni e Circolo Arci Torniella, fino ad una colletta organizzata al bar del paese per raccogliere le donazioni: tutti, ma proprio tutti hanno dato il proprio contributo per finanziare il ritorno di Alessandro nella sua Torino; dove i genitori, il fratello, la cognata e i nipoti, lo aspettano per poterlo seguire, per potergli stare vicino e supportarlo nel suo recupero.
Così la mattina dell’8 aprile 2024, intorno alle 9, l’ambulanza con Alessandro a bordo, è partita in direzione del capoluogo piemontese e mentre la sua famiglia sarà lì ad aspettarlo, i suoi amici di Torniella e Piloni non smetteranno di fare il tifo per lui anche da lontano.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli