GROSSETO. I risultati sono pronti. In attesa dei dati ufficiali sulle presenze turistiche, il sondaggio di Confesercenti sulla stagione 2023 rivolto agli operatori del settore turismo fornisce una prima idea su come sia andata questa estate 2023.
Il sondaggio mira a dare un primo contributo al confronto con gli enti locali e non solo, sulle politiche di sviluppo turistico della Maremma Toscana.
Sono state circa 250 le risposte pervenute, arrivate soprattutto dalle attività nei Comuni costieri. Un banca dati che Confesercenti mette a disposizione del territorio. La maggior parte delle risposte arriva dalle strutture ricettive (36,3%), dai negozi di vicinato (15.1%) e dagli esercizi come bar e gelaterie (12.7%). Hanno partecipato in buon numero anche i ristoranti (11,8%), le cantine/aziende agricole che offrono la somministrazione (4,7%), gli stabilimenti balneari (7.1%), i servizi turistici (5,7%) e i servizi alle imprese turistiche (6.6%).
Estate 2023: operatori insoddisfatti
Il primo dato che emerge dall’analisi del sondaggio è il livello di insoddisfazione degli operatori del settore che si concentra sulla bassa propensione ai consumi e di conseguenza sui bassi ricavi. Le presenze turistiche non hanno esaltato, sono state “soddisfacenti o molto soddisfacenti” per il 48% del campione, l’altro 52% si è dichiarato insoddisfatto. Gli operatori che si sono dichiarati molto soddisfatti sono circa una decina e sono concentrati nei comuni di Grosseto, Follonica, Castiglione della Pescaia e colline metallifere.
Il basso livello dei ricavi della stagione trova d’accordo più operatori: il 64% di chi ha risposto considera non soddisfacente l’importo raggiunto questo 2023. Il dato è anche frutto della scarsa propensione al consumo del turista, e ha lasciato tra i primi insoddisfatti i negozianti di vicinato.
Per le strutture ricettive il principale colpevole della riduzione dei consumi è l’aumento dei prezzi. Le presenze non hanno entusiasmato ma una buona percentuale degli intervistati dichiara comunque che l’offerta turistica maremmana è ancora attrattiva per il turista italiano e straniero. Non manca però chi la pensa diversamente, dichiarando una perdita di attrattività da parte del territorio: principalmente i ristoratori, titolari di esercizi e negozianti.
Gli operatori del settore bocciano la gestione del territorio
I giudizi degli operatori sulla gestione e sviluppo della destinazione turistica sono in larga parte negativa. Una sorta di “sentenza” che non può che spronare la riflessione di ogni amministratore. «Il lavoro da fare da parte della pubblica amministrazione è chiaramente molto nel ruolo di regia delle politiche di sviluppo turistico e miglioramento dell’attrattività turistica della Maremma Toscana» dichiara Confesercenti Grosseto.
Le categorie bocciate (tutte) nel questionario riguardano le politiche di sviluppo turistico, la promozione online e offline, l’impiego della tassa comunale di soggiorno, l’evoluzione dei servizi offerti al turista.
Tra i problemi più segnalati: la concorrenza sleale
Alla domanda “Quali sono le principali criticità degli operatori legati ai flussi turistici della Maremma ed il conseguente indotto”, il coro è unanime.
Queste le problematiche segnalate, in ordine d’importanza:
- Elevati costi da sostenere non adeguatamente compensati dai ricavi
- Concorrenza sleale non adeguatamente regolamentata
- Carenza dei consumi con conseguenti ricavi non adeguati
- Flusso turistico concentrato in poche settimane con difficoltà di programmazione
La “concorrenza sleale non adeguatamente regolamentata” è stata segnalata soprattutto dalle strutture ricettive. Probabilmente per sottolineare la problematica degli affitti brevi non professionali, che interessa molto le molte seconde case, principalmente nei comuni di Follonica, Grosseto e Castiglione della Pescaia. Per i ristoratori, il dito è puntato contro gli organizzatori delle sagre.
Cosa si aspettano gli operatori di settore
Tra le azioni future che gli operatori del turismo più si aspettano ci sono gli investimenti sulle infrastrutture, che facciano raggiungere la Maremma in maniera più pratica e rapida. Ma ancor di più si aspettano iniziative di rete per strutturare e ampliare l’offerta turistica nel tentativo anche di destagionalizzarla. Allo stesso tempo si attendono maggiori investimenti per comunicazione e promozione del brand Maremma Toscana.
Su cosa puntare in Maremma
Gli operatori sono d’accordo anche sui prodotti turistici su cui strutturare i maggiori sforzi di sviluppo. Infatti, fra il classico turismo balneare, il turismo sportivo ed outdoor, il turismo culturale, il turismo lento (che promuova entroterra, borghi e natura), e il turismo enogastronomico, la preferenza ricade proprio sugli ultimi due.
La preferenza del turismo lento e dell’enogastronomico trova d’accordo sia le varie categorie di operatori che le diverse zone della Maremma.
Il giudizio è unanime anche per quando c’è da dare un peso ai vari attori sul territorio che più possono fare e sviluppare turismo.
Lo scettro viene dato in mano agli operatori turistici privati, alle aziende. Seguono le amministrazioni comunali e gli ambiti turistici, la Regione Toscana, le associazioni di categoria e i cittadini.
Confesercenti Grosseto, raccolti e analizzati i dati, oltre a ringraziare i molti operatori che hanno partecipato al sondaggio (associati e non) si auspica che le loro opinioni siano da stimolo a tutti gli attori protagonisti dello sviluppo turistico della Maremma Toscana.
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