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«Tuo figlio ha avuto un incidente»: truffe al telefono

Falso carabiniere chiama e chiede una cauzione per “liberare” il figlio che, in un incidente. ha causato feriti e morti. Ma nessuno c’è cascato
I carabinieri di Orbetello
I carabinieri di Orbetello (quelli veri)

ORBETELLO. Ci provano in tutti i modi, anche con i sistemi più subdoli. Ma stavolta a loro è andata male. Sono stati sette i tentativi di truffa in due ore ad Orbetello.

È successo nella mattinata di ieri, martedì 5 marzo, a partire dalle 11. Diversi residenti della città lagunare hanno contattato tramite il servizio 112 i carabinieri di Orbetello, segnalando loro di essere stati vittima di raggiro, per fortuna non andato a buon fine.

Il cliché utilizzato dai truffatori è stato lo stesso in tutti i casi: una voce, presentatasi al telefono come maresciallo dei carabinieri, informava la potenziale vittima che il figlio, o il nipote, era stato coinvolto in un incidente stradale in cui aveva causato feriti gravi (in un caso addirittura un morto), e per questo in quel momento si trovava in caserma, sottoposto a fermo.

Su questa premessa, partiva la richiesta di una cauzione: soldi in contanti, ma anche oggetti preziosi, laddove non fosse stata disponibile in casa la cifra richiesta.

Tutte somme importanti, diverse migliaia di euro, quelle che secondo il raggiro sarebbero servite a scagionare il familiare.

Avvisati i carabinieri veri, truffe sventate

Ebbene, in tutti questi casi, le persone contattate non hanno abboccato, e chiusa immediatamente la telefonata con il falso centralinista, non hanno perso tempo e hanno avvisato i carabinieri, passando per il numero unico delle emergenze “112”.

I militari, quelli veri, si sono subito attivati, verificando se intorno alle abitazioni contattate, vi fossero persone o mezzi sospetti. Probabilmente, la pronta reazione dei cittadini ha fatto cambiare idea ai malviventi, che verosimilmente, visti i continui tentativi andati a monte, avranno deciso di desistere. Il tutto, infatti, si è consumato in meno di due ore.

Nel constatare, quindi, il positivo atteggiamento della popolazione, che ha reagito correttamente e velocemente a questi ingaggi, l’Arma, nel ricordare che laddove si venisse contattati al telefono, e qualcuno riferisse di un incidente occorso a familiari, amici ecc., anticipando così la possibilità di “sistemare la cosa”, è sempre bene chiudere la chiamata, immediatamente, e comporre il 112, riferendo il tutto.

Molto probabilmente la prontezza di riflessi registrata nella popolazione è dovuta ai tanti incontri tenuti dai carabinieri, in particolare con cittadini più anziani. In questi incontri si è parlato proprio di come riconoscere un tentativo di truffa, e cosa fare per non diventarne vittima. Un’azione, quella verso i cittadini anche dei piccoli centri, che i Carabinieri promuovono con frequenza, in ogni favorevole contesto: centri anziani, parrocchie, circoli culturali.

È opportuno ricordare che le stazioni dell’Arma sono sempre disponibili a ricevere segnalazioni, e dare suggerimenti a chi ne ha bisogno. Tutto questo anche al telefono: basta comporre il 112.

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