GROSSETO. Un fenomeno sempre attuale quello delle truffe, in cui sempre più anziani, purtroppo cadono. Fino a diventare anche motivo di depressione. Per qusto l’Arma è costantemente impegnata in campagne di prevenzione e sensibilizzazione rivolte a tutti, ma in particolare alle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione.
Un’azione svolta anche attraverso la consegna di brochure esplicative con i consigli dell’Arma: questa è una parte dell’impegno profuso dai carabinieri della compagnia di Grosseto sul tema del fenomeno delle truffe agli anziani, diffuso in Maremma come su tutto il territorio nazionale.
Che al centro di truffe di ogni genere siano soprattutto le persone più anziane non deve stupire: spesso sole in casa, ben disposte anche verso chi non conoscono, attratte o incuriosite da false novità abilmente prospettate, o peggio spaventate da falsi incidenti o traversie vissute da familiari, si trovano in situazioni che improvvisamente sfuggono al loro controllo.
I truffatori sono abili, allenati, creativi e fantasiosi sfruttatori di situazioni inventate ad arte.
Truffe agli anziani, fenomeno duro da eliminare
Il fenomeno è duro da eliminare, complicato da contrastare, per questo i carabinieri non si stancano di agire per migliorare la fase preventiva, a partire appunto dalle potenziali vittime.
L’opera costante di sensibilizzazione svolta dai militari dell’Arma sul territorio è la chiave: nei centri di aggregazione, nelle parrocchie, insieme ai comuni, alle reti interistituzionali e alle associazioni di categoria, i carabinieri parlano agli anziani come a tutti, per far capire quali sono gli indicatori o le potenziali situazioni di rischio, nascoste in altre vicende prospettate da interlocutori sovente giovani, dal viso “innocuo”, rassicurante, e che si approcciano con modi gentili.
L’Arma spiega i raggiri più frequenti e le tecniche più utilizzate, per mettere tutti in guardia, perché ognuno possa difendersi al meglio dalle strategie adottate dai malviventi.
La tecnica del finto carabiniere
Tra queste, il più utilizzato è il finto carabiniere, o sedicente avvocato, che prospetta un falso incidente di un familiare, seguito dalla richiesta di denaro utile a evitare guai giudiziari. Ma c’è anche l’amico di famiglia, la fuga di gas, l’inaspettato rimborso spese, e ancora il conto che non torna o il pacco postale che non ci aspettavamo. Tutti stratagemmi, quelli raccontati dell’Arma, orientati verso la stessa direzione: carpire la fiducia delle vittime.
E allora come difendersi? Provando a seguire alcune semplici ed essenziali regole di comportamento per vivere con maggiore sicurezza e tranquillità le proprie giornate.
1 – Attenzione a…
Occasioni, iniziative, offerte, all’apparenza vantaggiose: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa.
2 – Diffidate dalle apparenze
Apparenza distinta, sorriso cordiale, truffatori “gentili” cercheranno di attirare la vostra attenzione, o simpatia, per introdursi in casa. Oppure, in strada, una persona cortese che si avvicinerà quanto basta (la scusa di un abbraccio a un vecchio amico, una macchia sugli abiti quando non un’improbabile e fugace proposta “amorosa”) per sfilare il portafogli, l’orologio o altro dalla tasca.
3 – Non aprire la porta
La porta di casa propria non si apre agli sconosciuti: una regola aurea. Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell’Inps o dell’Inail, un tecnico del gas o del servizio elettrico sicuramente non si presenterà alla vostra porta senza prima aver fissato con voi un appuntamento, o almeno aver trovato forme di comunicazione chiare in precedenza, come avvisi ufficiali.
Non siete convinti? Chiedete a chi è alla porta di attendere, e nel mentre contattate l’azienda interessata: fate voi la chiamata in autonomia, non fatevi passare numeri né usate il telefono di terze persone: potreste parlare con i complici del truffatore che si trova fuori dalla porta.
Attenzione anche alle telefonate che ricevete in quei momenti, potrebbero essere, ancora una volta, dei complici.
4 – Mai in contanti
Se avete intenzione di acquistare prodotti oppure di aderire a offerte commerciali di venditori porta a porta, evitate i contanti. E se invece dovesse arrivare un pacco inaspettato, ordinato dal familiare che non riuscite in quel momento a rintracciare, chiedete che vi sia lasciato all’esterno della vostra casa, nell’androne. Oppure chiedete al “corriere” di ripassare.
5 – Il tesserino non basta
Se alla vostra porta si presenta un rappresentante delle forze dell’ordine, con un tesserino di riconoscimento ma in abiti civili? Operiamo in uniforme e con auto di servizio. Avremo pazienza di mostrarvi chiaramente il nostro tesserino, e saremo ben lieti che voi facciate le opportune verifiche tramite il numero di emergenza 112.
6 – Nessuna confidenza al telefono
Al telefono, evitate conversazioni con persone che non conoscete o che vi hanno contattato “per sbaglio”: molto spesso sono malintenzionati che vogliono acquisire informazioni sul vostro conto. Allo stesso modo, guardatevi bene da messaggi Sms o ricevuti su piattaforme social, che esordiscono con frasi tipo “ciao è un po’ che non ti sento, come va?” , “mamma/papà sono io, ho perso il telefono mi richiami su questo numero?”.
7 – E nemmeno su internet
Usate una password sufficientemente “articolata”, riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, e un buon programma antivirus.
8 – Attenti ai bambini
Meglio non mandare il bambino ad aprire la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere “buoni” e “cattivi”. Ma non deve nemmeno accettare doni dagli estranei, pronti a fare amicizia con lui e poi con voi.
9 – Non fatevi distrarre
Basta davvero poco per distrarsi: una spinta, un oggetto che cade attirando lo sguardo; una battuta simpatica mentre si maneggia del denaro. Per non parlare di ambienti molto affollati, come può essere il mercato o un mezzo di trasposto pubblico: circostanze ideali per i malviventi.
10 – Un buon vicinato
Può risultare determinante mantenere un buon rapporto di vicinato. Perché è proprio il vicino che potrà intervenire in vostro aiuto prima di chiunque altro, conoscendo il vostro stile di vita e le vostre abitudini. Fatevi inoltre parte attiva nel segnalare ai vicini circostanze sospette, come la presenza di persone non note all’interno dei palazzi.
Se avete qualsiasi dubbio rendete tempo, non aprite la porta di casa, non consegnate gioielli, soldi o carte di pagamento a nessuno, e contattate il numero unico di emergenza 112.
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