Truffa un'anziana, arrestato | MaremmaOggi Skip to content

Truffa un’anziana, arrestato

La squadra mobile della polizia lo ha fermato appena uscito dalla casa della donna: si era fatto consegnare bancomat, contanti e gioielli. Agli agenti aveva detto di essere andato a trovare la nonna: ora ha l’obbligo di firma
La volante della polizia davanti al tribunale
Un avolante della polizia davanti al tribunale

GROSSETO. Lo hanno visto mentre parlava al cellulare, utilizzando un auricolare, nella zona della Cittadella. Hanno seguito i suoi movimenti, la sua breve camminata fino al portone di un palazzo. Poi hanno aspettato che uscisse e lo hanno controllando. Scoprendo che aveva appena truffato un’anziana

È successo venerdì 29 settembre quando, per Gennaro Salerno, napoletano di 36 anni, si sono aperte le porte del carcere. L’uomo è stato arrestato dalla polizia per truffa aggravata. 

«Sono stato a trovare mia nonna, ma è una truffa»

Erano le 12.50 quando gli agenti della polizia hanno visto il 36enne fermo in strada vicino a un’auto. Pochi minuti dopo, è entrato in azione: è entrato nel palazzo dal quale poi è uscito una ventina di minuti dopo. Il personale della squadra mobile ha deciso di controllarlo.

«Sono andato a fare visita a mia nonna», ha spiegato l’uomo agli agenti che hanno però deciso di perquisirlo.

Con sé aveva una tessera bancoposta intestata a una donna, 657,75 euro in contanti e un sacchetto contenente diversi oggetti preziosi.

I poliziotti a quel punto sono andati dalla donna alla quale era intestata la tessera bancomat, una novantenne che abita proprio nel palazzo dove Salerno era appena entrato.

L’anziana, frastornata e dispiaciuta, riconosceva come propria la tessera che era stata trovata e confermava di averla appena consegnata, insieme altri oggetti di valore, e a 90 euro in contanti che aveva in casa, ad un amico del figlio che era appena andato via, di cui però non sapeva fornire ulteriori indicazioni, Il 26enne infatti, le aveva detto che suo figlio aveva bisogno di soldi per ritirare un pacco, altrimenti sarebbe finito in prigione.

Arrestato, ora ha l’obbligo di firma

La donna era stata contattata telefonicamente da una persona che si era spacciata per suo figlio e che le aveva preannunciato l’arrivo di un amico per prendere i soldi.

Il figlio dell’anziana, però, non aveva mai fatto alcuna telefonata: per questo ha accompagnato la madre in questura per sporgere denuncia. 

Il trentaseienne, arrestato per truffa aggravata, è stato portato al carcere di via Saffi: l’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto. Difeso dall’avvocato Parmentano del foro di Napoli, Gennaro Salerno è ora sottoposto all’obbligo di firma

 

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