FOLLONICA. Interruzione e turbamento di servizio pubblico. Era questa l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Grosseto lo scorso febbraio, quando i consiglieri comunali Charlie Lynn (Forza Italia) e Daniele Pizzichi, allora in quota Lega, si trovarono indagati dopo che il Comune di Follonica li aveva denunciati ai carabinieri. 

«Troppe interrogazioni, non permettono agli uffici di lavorare serenamente», l’accusa dell’Ente. 

Nessuna volontà di interrompere il pubblico servizio o di creare problemi agli uffici, la tesi della difesa dei due. 

Assistiti entrambi dall’avvocato Antonio Voce del foro di Firenze, Lynn e Pizzichi hanno tirato un sospiro di sollievo: le accuse nei loro confronti sono state infatti archiviate dal giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci su richiesta della Procura. 

41 interrogazioni «presentate nell’interesse della collettività»

Le 41 interrogazioni e i numerosissimi accessi agli atti presentati dai due consiglieri, sono stati passati al setaccio dalla Procura. «Le interrogazioni sono state presentate nell’interesse della collettività – specifica l’avvocato Voce – tant’è che molte di quelle hanno spinto il Comune a produrre atti». 

Lynn e Pizzichi sono stati sentiti dai carabinieri e hanno prodotto tutta la documentazione per la quale era stata presentata la denuncia. 

Dopo poco più di 4 mesi, il pm Salvatore Ferraro, ha chiesto l’archiviazione. Ordinata dal gip alla fine di ottobre.