GAVORRANO. Aveva 61 anni, l’uomo travolto e ucciso dal treno regionale 4136 martedì 22 novembre sul binario all’altezza di Potassa, non lontano dalla stazione di Gavorrano. Era nato e cresciuto nel paese minerario, dove ha abitato per la maggior parte della sua vita. E lì ha cercato la morte, in una sera di pioggia battente.
Sono questi i primi risultati delle indagini degli agenti della polizia ferroviaria che martedì sera sono arrivati a Gavorrano per i rilievi, appena ricevuto l’allarme.
Ucciso insieme alla sua micia
L’uomo viveva da solo e negli ultimi mesi più volte aveva detto alle persone che gli erano più vicine, che non aveva più voglia di vivere. Martedì sera ha preso la sua gatta, alla quale era affezionatissimo, e ha raggiunto la ferrovia: quando è arrivato il treno, il sessantunenne era sul binario ed è stato travolto, insieme alla sua micia. Sono morti entrambi sul colpo: il macchinista non ha fatto in tempo nemmeno a rallentare.
Alla stazione di Gavorrano, infatti, non era prevista la fermata del treno che è passato a velocità sostenuta, diretto verso la stazione di Pisa centrale.
Il fascicolo aperto sulla terribile tragedia non è stato ancora chiuso: ma quello che sulle prime sembrava essere stato un incidente, in realtà sarebbe stato un gesto volontario.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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