GROSSETO. Serve la ricetta elettronica per i trasporti in ambulanza programmati . Lo ha deciso la giunta regionale.
A partire da oggi, 1º novembre, entra in vigore la “richiesta dematerializzata”, ovvero elettronica, anche per la richiesta di trasporti programmati.
In sostanza i medici di base e gli ospedali non potranno più fare le ricette rosse cartacee.
Le richieste che sono già state emesse entro il 31 ottobre, con data servizio anche successiva al 1 novembre, restano comunque valide.
Trasporti in ambulanza, come funziona la ricetta elettronica
Le nuove ricette elettroniche per i trasporti in ambulanza si avvalgono di un codice chiamato Nre (esempio “RT2022R000XXXXX) scritto sul promemoria della ricetta fa il medico.
Insieme a tale codice Nre serve anche il codice fiscale al momento della prenotazione (via telefono o direttamente nella sede dell’associazione che fa il trasporto).
Il medico di medicina generale può prescrivere solo i singoli viaggi per persone costrette su sedia a rotelle o allettate, i continuativi sono in carico agli specialisti ospedalieri.
Le prescrizioni possono essere fatte da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per il primo accesso, da specialisti pubblici per trasporti singoli o legati a cicli di trattamento terapeutico o da specialisti di strutture private accreditate convenzionate in caso di dimissioni o trasferimenti.
La destinazione del trasporto deve essere una struttura sanitaria pubblica o una struttura sanitaria privata convenzionata, ma solo in questo caso per gli utenti a cui è garantita l’assistenza nell’ambito del regime di convenzione.
Nella ricetta elettronica, così come era già oggi per quella cartacea, dovranno essere indicate condizioni cliniche (ovvero barellati, non deambulanti o soggetti in trattamento dialitico) e motivo del trasporto: ricovero da domicilio, dimissioni, trasferimento tra strutture sanitarie, visite specialistiche, esami diagnostici, cicli di trattamento terapeutici, trattamenti dialitici, radioterapie chemioterapiche o cicli di trattamenti riabilitativi.
«Si tratta di un percorso – dice l’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini – che tiene insieme da un lato l’innovazione, attraverso la digitalizzazione, ed appropriatezza della prescrizione dall’altro, in coerenza con la normativa. Innoviamo un servizio importante per i cittadini».
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