GROSSETO. Una tragedia orribile l’incidente stradale e i morti di Braccagni, che in poche ore ha fatto il giro della Maremma con centinaia di commenti, ma anche a livello nazionale.
Basterebbe leggere la pagina dall’Italia di Televideo, ma praticamente tutte le televisioni e le radio hanno rilanciato la terribile notizia, fra l’incredulità e l’amarezza. Magari qualcuno con un po’ di approssimazione, ma la notizia l’hanno data tutti.
Sospeso e rinviato il consiglio comunale a Grosseto
Appena saputa la notizia il sindaco di Grosseto Anton Francesco Vivarelli Colonna ha sospeso il consiglio comunale e poi postato sulla sua pagina Facebook le condoglianze.
«A causa delle tragiche notizie che arrivano dalla nostra frazione di Braccagni, relativamente a un incidente stradale che si è verificato in mattinata, il consiglio comunale di Grosseto ha deciso all’unanimità e con grande apprensione di sciogliere la seduta in corso. In attesa di ulteriori aggiornamenti esprimiamo vicinanza a tutte le persone coinvolte e ai loro familiari. Centinaia di commenti di stupore e condoglianze».
Anche in questo caso centinaia le risposte, tutte praticamente di condoglianze alle famiglie coinvolte.
Il tam tam su Facebook
Ma basta aprire i social che i commenti di stupore e di cordoglio si sprecano, anche se qualcuno nei primi momenti aveva commentato sarcasticamente la notizia, ravvedendosi subito quando poi invece si è capito la dinamica dell’incidente.
Il consigliere Stefano Rosini, rilanciando anche lui l’interruzione del consiglio comunale, ha fatto le condoglianze a chi conosceva per un incidente assurdo e incredibile.
Parole toccanti dal giornalista Carlo Vellutini, lui originario proprio del paese di Braccagni. «Braccagni oggi è stata al centro di una tragedia che, purtroppo, lascia senza parole. Uno di quegli eventi che è difficile – scrive Vellutini – dalle notizie raccolte, non catalogare con la fatalità, visto che il malore di un conducente – che lo porta alla morte – fa piombare la sua auto direttamente in mezzo ad un gruppo di ciclisti. Da un lato la quotidianità di Mario Fiorilli, che conosco da sempre, che lo ha fatto muovere dalla sua Montepescali verso il piano, cosi come ha fatto migliaia di volte nella sua vita».
«Dall’altro un gruppo di amici ciclisti che, settimanalmente, si ritrovano per un giro in Maremma. Un momento fatale che colpisce l’uomo alla guida e che lo fa incrociare con il gruppo di persone che sta pedalando. Sarebbe bastato un ritardo minimo, pochi secondi persi ad un incrocio e sarebbe rimasto un dramma individuale, senza la scomparsa delle altre tre persone (una delle quali avevo conosciuto personalmente, mentre di un’altra conosco alcuni famigliari). Adesso restano quattro famiglie a piangere i loro cari e altre che sperano che i propri feriti giungano ad un completo recupero. Per questo credo che il cordoglio per le vittime e il rispetto per i famigliari adesso debba prevalere rispetto a qualsiasi parola. Condoglianze a tutte le famiglie».
Così come il presidente di Fiab Angelo Fedi che si è detto sconvolto e addolorato.
Il presidente Limatola: «Tragedia che coinvolge l’intera comunità»
Francesco Limatola, presidente della Provincia, si dice a fianco di tutte le famiglie coinvolte, con affetto.
«È difficile trovare le parole, tanto più un significato dal tragico incidente di Braccagni. Da noi muoversi in bicicletta, attraversare la nostra terra e godersela pedalando, è una gioia, un piacere e in taluni casi come probabilmente era per alcuni dei ciclisti deceduti, un modo per affrontare positivamente il progredire degli anni. Incontrare la morte mentre vivi la tua passione è veramente una tragica fatalità. Tanto più se la causa non è per tua imprudenza o imperizia, ma per un evento inaspettato, casuale. Una concatenazione di tragedie in un dramma in crescendo. La morte improvvisa alla guida dell’auto, l’invasione di corsia, l’urto dei ciclisti a sua volta mortale».
Il cordoglio del Grosseto Calcio per il tifoso Panico
L’Us Grosseto, esprime il suo cordoglio per la scomparsa del grossetano Antonio Panico e tifoso biancorosso, avvenuta nel tragico incidente incidente nei pressi di Braccagni.
«Panico, oltre ad essere un grande tifoso dell’Us Grosseto era anche membro del club biancorosso Porta Vecchia. Le condoglianze dell’Us Grosseto, tutta la famiglia di Antonio Panico e in particolare alla compagna Antonella, ai figli Lorenzo, Leonardo e Camilla e al nipotino Liam».
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