GROSSETO. Si sono trovati di fronte al giudice Marco Mezzaluna per rispondere dell’accusa di truffa nei confronti di persone che volevano adottare un cucciolo scegliendo però di pagare un cane di razza ma anche nei confronti di compagnie assicurative per falsi incidenti. Degli undici indagati iniziali, dieci sono arrivati di fronte al giudice per l’udienza preliminare: uno è deceduto durante il procedimento.
Nei guai un professore e un avvocato
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, era composta da due diversi filoni che sono poi finiti in un unico fascicolo, con indagati che
passavano di fatto da una parte all’altra: che trafficavano cuccioli di cane dall’estero senza autorizzazione, promettendo quattro zampe di razza la cui vendita veniva pubblicizzata su Internet. Intascavano i soldi degli acconti ma non consegnavano quei cuccioli. Dall’altra parte confezionavano falsi certificati, anche medici, per incidenti mai avvenuti.
L’indagine, cominciata nel settembre 2019, è stata portata avanti dalla polizia stradale con la collaborazione dei carabinieri forestali e della polizia municipale. A quattro imputati, è stata contestata anche l’associazione a delinquere: tra questi Fabrizio Carini, ex professore di educazione fisica, difeso dall’avvocato Riccardo Lottini, un avvocato, Emiliano Pagliai, difeso dall’avvocato Alessandro Sorace. Della banda, secondo le indagini, facevano parte anche Alessandro Lulli (difesa Lottini) e Graziano
Rossi, difeso dall’avvocata Camilla Toninelli.
La mente della banda sarebbe stato l’ex prof. di educazione fisica che avrebbe organizzato le truffe andate avanti dal 2014 al 2020, quando i poliziotti della stradale, insieme ai carabinieri forestali e alla municipale, andarono a perquisire le abitazioni dei presunti autori delle truffe.
Il pm Melchionna ha chiesto il rinvio a giudizio anche degli altri indagati, ai quali però non era stato contestato il reato di associazione a delinquere. Si tratta di Claudio
Verdi (difeso da Alessio Scheggi), Silvia Pandolfo (assistita dall’avvocata Paola Conti), Tiziana Giagnoni (assistita dall’avvocato Paolo Viviani), Luciano Pietrobono (difesa Franco Ciullini), Riccardo Dondolini, assistito dall’avvocata Giulia Gentili e Krisztian Edvard Weber, l’ungherese che forniva i cuccioli a Carini e Lulli,
per portarli clandestinamente in Italia.
Truffa alle assicurazioni, traffico illegale di animali da compagnia, frodi in commercio: per questi reati il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna ha chiesto il rinvio a giudizio degli imputati. Due di loro, Tiziana Giagnoni e Luciano Pietrobono, hanno chiesto e ottenuto di essere ammessi al patteggiamento e le loro posizioni, quindi, sono state stralciate.
L’avvocato Lottini, che difende Carini, ritenuto dalla procura il capo della banda e Lulli, il suo braccio destro nel traffico di cani dall’estero, ha eccepito l’incompetenza territoriale per diversi episodi che vengono contestati ai due. Per questo il giudice ha rinviato l’udienza a fine giugno, quando gli altri imputati si sono riservati di scegliere un rito alternativo per essere giudicati.
Cagnolini rinchiusi nel bagagliaio e lasciati senza cibo
Erano stati gli agenti della stradale a dare il la alle indagini dopo che erano state presentate denunce di incidenti che non erano mai avvenuti o che erano stati molto meno gravi di quanto in realtà era stato dichiarato. Tra le parti civili ci sono diverse compagnie di assicurazioni, oltre alle persone che avevano pagato per acquistare un cucciolo e che si sono visto svanire la possibilità di avere un quattro zampe in casa.
Traffico, quello dei cuccioli dall’estero, che il 5 novembre 2019, era stato scoperto dagli agenti della stradale che durante un posto di blocco avevano fermato una Volvo sulla quale viaggiavano Carini e l’indagato deceduto, appena rientrati da Nova Gorica, dove avevano acquistato da Weber sei barboncini toy, un bouledogue francese e un golden retriver: erano stati rinchiusi nel bagagliaio dell’auto, erano stati lasciati al freddo e senza cibo. I poliziotti li avevano sequestrati, rifocillati e scaldati. Il pm, per quell’episodio, h contestato all’ex prof anche il reto di maltrattamento di animali.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli