GROSSETO. La declinazione dell’annuncio al futuro, per come sono andate le cose fino ad adesso, mette qualche timore. Ma Eugenio Giani è persona seria e se dice «Metteremo cento milioni per la Tirrenica», vuol dire che quei soldi saranno presto disponibili. Poi sono solo una piccola parte di quelli necessari ma, almeno, consentiranno di iniziare i lavori. Sempre che si blocchi l’iter per la nomima del commissario straordinario.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel briefing svoltosi al termine dell’iniziativa sul corridoio Tirrenico che si è tenuta nella mattinata di martedì 6 giugno, alla sede di Livorno della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, ha dato l’annuncio.
«Come Regione Toscana stiamo parlando con il ministro Raffaele Fitto per chiudere finalmente in modo positivo l’annosa questione del corridoio Tirrenico. Occorre fare un salto di qualità e da parte nostra, come Regione, per fare questo salto destineremo 100 dei 500 milioni del fondo di sviluppo e coesione spettanti alla Toscana proprio alla Tirrenica, concentrandoci sui quei lotti la cui realizzazione servirà a fare di questo asse viario un’infrastruttura competitiva non solo per la costa ma per l’intera Toscana».
La priorità: da Grosseto al confine con il Lazio
Il presidente Giani, entrando nel merito anche alla luce del recente incontro con il ministro per le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha spiegato da cosa si partirà.
«I lotti su cui in avvio ci concentreremo sono il lotto 4 da Grosseto a Fonteblanda dove ci sono ancora le strade che fanno intersezione con la superstrada, il lotto 5B da Fonteblanda ad Ansedonia e il lotto 5A da Ansedonia al Chiarone sul confine con il Lazio. Questi lotti devono essere isolati e su questi va concentrata la progettazione».
«Come Regione, con la decisione di destinarle questi 100 milioni, vogliamo dare il senso concreto di come consideriamo la Tirrenica. Al ministro abbiamo già detto che quest’opera è per noi assolutamente prioritaria».
«Se c’è un atteggiamento collaborativo, come stamani è apparso, l’Anas completerà la progettazione e poi procederà con la gara di appalto, così potremo andare ad intaccare quello che è il vero imbuto della Tirrenica, che deve essere realizzata in quel collo di bottiglia che oggi è rappresentato da quei punti in cui vi sono condizioni di pessima sicurezza e di abbassamento della velocità che non rendono competitivo l’arrivo a Roma attraverso questo asse viario. Occorre fare un salto di qualità e stamani abbiamo posto le basi per farlo».
Assieme al presidente Giani, tra gli altri, erano presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture e al Governo del territorio, Stefano Baccelli, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, il sindaco di Cecina, Samuele Lippi, la presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola, il presidente della Camera di Commercio, Riccardo Breda, e l’ingegner Stefano Liani dell’Anas che ha spiegato sul piano tecnico i progetti per la Tirrenica.
«La proposta del presidente Giani – ha affermato l’assessore Baccelli – importante perché quella di dedicare al corridoio tirrenico 100 milioni di euro di fondo di sviluppo e coesione è una scelta forte della Regione ma è anche un forte stimolo presso il Governo e presso l’Anas perché si possa finalmente procedere, partendo da sud, alla realizzazione di questa opera assolutamente prioritaria per tutta la Toscana, non solo per la costa».
Marras: «Ora serve il passo decisivo di Governo a Anas»
L’assessore regionale all’economia e al turismo, Leonardo Marras, da Grosseto ha voluto invece precisare: «Gli ingenti investimenti per la messa in sicurezza dei lotti tra Capalbio a Fonteblanda, ovvero 100 milioni dei fondi di sviluppo e coesione destinati alla Toscana, confermano quanto sia importante per la Regione questa infrastruttura e quanto sia prioritario intervenire su quel tratto, sicuramente il più pericoloso, e quanto sia concreto il nostro impegno».
«Ora ci aspettiamo da parte del Governo e dell’Anas il passo decisivo sulla presa in carico della strada, la definizione del passaggio di consegne da Sat e la progettazione con il finanziamento integrale dell’opera con le necessarie arterie di collegamento complementare lungo tutto il tracciato».
«Quanto annunciato dalla Regione, ossia l’intenzione di stanziare 100 milioni di euro per la Tirrenica, che è un’opera attesa da oltre cinquant’anni, è un atto concreto. È un impegno che prende la Regione ma che può essere di sviluppo e di slancio anche per il Governo, che rispetto a questa infrastruttura ha mostrato buone intenzioni – ha aggiunto Riccardo Breda -. La realizzazione del corridoio Tirrenico può favorire le imprese e l’intero sviluppo dell’area».
Soddisfazione per quanto anticipato dal presidente Giani è stata espressa anche dagli amministratori intervenuti e in particolare, pur con qualche distinguo, dai sindaci Salvetti e Lippi.
«L’annuncio del presidente Giani che la Regione Toscana stanzierà 100 milioni di euro per la realizzazione del tratto – dichiara il capogruppo Pd in commissione ìambiente, Marco Simiani – da Grosseto al confine del Lazio, della strada Tirrenica è un ottima notizia. Queste risorse, che verranno recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione, sono i primi finanziamenti concreti stanziati per un’infrastruttura fondamentale per la mobilità regionale e nazionale».
«Ci aspettiamo ora che il governo, ma soprattutto il ministro Salvini, dopo le continue promesse ed il mancato inserimento dell’opera nel Def, faccia finalmente la sua parte».
Limatola: «Rispettare la tabella di marcia»
«Secondo il dato Irpet il deficit infrastrutturale incide per 1,5% sul pil della provincia di Grosseto è quindi essenziale per noi procedere con i lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell’Aurelia a quattro corsie, su cui dopo anni tutto il territorio ha trovato una sintesi. Purtroppo, sono stati registrati dei ritardi enormi dal punto di vista progettuale e dell’iter amministrativo».
«È quindi più che mai importante che la Regione insieme al territorio, come del resto è emerso da questo incontro, faccia sentire il proprio peso politico, per pretendere da Anas che ha competenza sulla realizzazione e dal Governo di mettere le risorse necessarie e rispettare una tabella di marcia con un chiaro cronoprogramma a cui far riferimento».
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