ORBETELLO. L’Asl Toscana sud est dà il via al servizio sperimentale dello psicologo di base ad Orbetello e durerà 18 mesi. L’obiettivo è intercettare i bisogni psicologici dei cittadini e prevenire forme croniche o manifestazioni importanti ed acute. Si tratta di un primo livello di assistenza integrata, con la collaborazione stretta dei medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, con l’obiettivo di una rapida presa in carico del cittadino.
L’Asl ha già selezionato gli psicologi attraverso un bando. «La consulenza con lo psicologo di base è su richiesta del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta sulla base di esigenze ben precise – dice Margherita Papa, responsabile dell’area dipartimentale psicologia – I riferimenti per attivare il servizio saranno dati ai cittadini dai medici e pediatri».
«Lo psicologo di base è un professionista che offre una consulenza al medico di famiglia o al pediatra su problematiche come i lutti, separazioni, conflittualità familiari, perdita del lavoro, malattie croniche, disagio di tipo sociale, stili di vita non salutari, difficoltà a fare attività sportiva o alimentazione eccessiva, somatizzazioni e disturbi psicosomatici – conclude – Tutte situazioni che si possono evolvere in una patologia».
Il servizio sperimentale
I dati raccolti durante la sperimentazione saranno analizzati da un osservatorio regionale, che controllerà l’andamento e valuterà gli esiti del servizio di psicologia di base sperimentale. Dopodiché proporrà azioni e interventi migliorativi da adottare e individuerà il fabbisogno ottimale di erogazione del servizio.
Del gruppo di lavoro faranno parte i direttori del dipartimenti di salute mentale e i responsabili delle UOC di psicologia delle Aziende Usl toscane, l’Ordine degli psicologi e un referente Estar.
«È un servizio sperimentale che avviene in stretta collaborazione con i medici e i pediatri di base, che lavorano nelle Case della salute individuate per la sperimentazione – dice Papa – Per la Toscana è la prima volta e questo servizio si affiancherà all’infermiere di famiglia, per via del modello di promozione della salute a livello territoriale e di sanità di prossimità. Un servizio importante che è un modo per essere vicino al cittadino e cogliere sul nascere eventuali problematiche, che possono diventare patologie».
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