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Terremoto in Comune, Cerboni passa all’opposizione

Cerboni passa alla minoranza: «Non sono io che lascio la Lega, è la Lega ad aver lasciato me. Ora prendo le distanze da questa maggioranza»
Giacomo Cerboni lascia il gruppo della Lega e passa al gruppo misto di minoranza in consiglio comunale
Giacomo Cerboni lascia il gruppo della Lega e passa al gruppo misto di minoranza in consiglio comunale

GROSSETO. C’è chi dice che, di fatto, all’opposizione ci sia da tempo, pur votando con la maggioranza quasi sempre. Ma non facendo mai mancare la sua voce molto critica. Ora, invece, è ufficiale. Giacomo Cerboni lascia il gruppo della Lega e passa al gruppo misto di minoranza (con Rita Bernardini, uscita dal gruppo del Pd), in sostanza l’opposizione non di sinistra.

La comunicazione è al protocollo e sarà annunciata domani, martedì 29, in consiglio comunale dal presidente del consiglio, Fausto Turbanti.

Le conseguenze immediate sono sostanzialmente due: la maggioranza perde un voto e la Lega rimane con un solo esponente in consiglio, Gino Tornusciolo, che diventa capogruppo di se stesso.

Oltre all’assessore Riccardo Megale, anche lui senza nessuno accanto del Carroccio in giunta dopo la cacciata di Sara Minozzi.

Un piccolo terremoto che va a minare equilibri già instabili nella maggioranza che governa piazza Duomo 1.

Cerboni: «Prendo le distanze da questa maggioranza»

Cerboni, quindi lascia la Lega?

«Credo sia più corretto dire che è la Lega ad aver lasciato me, da molto tempo, non che io adesso lascio la Lega. Non ha senso, infatti, rimanere in un partito che ha sempre rinunciato a sostenere o difendere i propri esponenti e che, senza reagire, si fa continuamente umiliare da giochi di potere che farebbero invidia alla Prima Repubblica, utili solo a pochi e assolutamente contrari all’interesse dei cittadini».

Non vede un futuro nel suo ormai ex partito?

«Sono convinto che, prima delle prossime elezioni regionali, ci saranno grosse novità che, forse, sveleranno il motivo di tutto questo tramestio: semplice disinteresse per il territorio o accordi politici? Non sono il solo che vede tutto questo; non sarò il solo che trarrà le stesse conclusioni, anche se si tratta di una scelta difficile per tutti noi che abbiamo lavorato e ci siamo impegnati all’interno del partito».

Cosa pensa dell’attuale coalizione che guida la città?

«Per me un principio deve essere chiaro: in politica il consenso va allargato. Va allargato con i fatti, convincendo in modo concreto le persone che si sta lavorando bene. Questa coalizione, invece, è chiusa in se stessa, cede ai ricatti di potere, non riconosce il merito, non guarda avanti, non ascolta la gente e, soprattutto, non ascolta le critiche costruttive. Tutto questo rappresenta esattamente il contrario dello spirito che ci animava nel 2016. Questa maggioranza non può più esprimere nulla di “bellissimo” per Grosseto, anzi…».

E ora cambia schieramento…

«Riguardo alla scelta di entrare nel Gruppo misto di minoranza, questo non significa aver cambiato schieramento, significa solo prendere le distanze da questa maggioranza, non per come era in origine o per le idee che rappresenta, ma per come è diventata oggi a Grosseto. Significa squarciare il velo di opportunismo e di poca trasparenza sul fatto che la città ormai è governata in modo disorganico, senza un orizzonte comune e, troppo spesso, con comportamenti imbarazzanti e al limite della dignità».

Pare dire che ancora ci sono divisioni in maggioranza.

«Al di là delle dichiarazioni di facciata e dei giri di parole, la maggioranza è in realtà divisa e vi serpeggiano forti divisioni e continue tensioni. La giunta e questa maggioranza appaiono come stipate su una scialuppa di salvataggio. Io ritengo che non siano sufficienti le opere del Pnrr per apparire un’amministrazione efficiente. Quelle opere sono delle eccezioni e, comunque, anche su quelle ci sarebbe da dire. Ma l’amministrazione ha responsabilità che vanno oltre, che riguardano il quotidiano ed il futuro».

La nuova geografia del consiglio comunale

Questa la nuova composizione geografica del consiglio comunale di Grosseto. Con la maggioranza che passa da 20 a 12 a 19 a 13.

Maggioranza

VIVARELLI COLONNA SINDACO (5)

  • Andrea Vasellini (Capogruppo)
  • Alessandro Bragaglia
  • Alfiero Pieraccini
  • Fausto Turbanti
  • Ludovico Baldi

LEGA SALVINI PREMIER (1)

  • Gino Tornusciolo (Capogruppo)

FRATELLI D’ITALIA (8)

  • Andrea Guidoni (Capogruppo)
  • Annalisa Manzo
  • Francesca Pepi
  • Lorenzo Lauretano
  • Luca Vitale
  • Manuele Bartalucci (FdI)
  • Paolo Serra
  • Simonetta Baccetti

FORZA ITALIA – P.P.E. (1)

  • Amedeo Gabbrielli (Capogruppo)

GRUPPO MISTO DI MAGGIORANZA (4)

  • Angelo Pettrone (Capogruppo)
  • Amelia Gaviano
  • Carla Minacci
  • Francesca Ciucchi

TOTALE MAGGIORANZA 19

Minoranza

GRUPPO MISTO DI MINORANZA (2)

  • Rita Bernardini (Capogruppo)
  • Giacomo Cerboni

PARTITO DEMOCRATICO (7)

  • Davide Bartolini (Capogruppo)
  • Cecilia Buggiani
  • Ciro Cirillo
  • Gabriella Capone
  • Leonardo Culicchi
  • Manuele Bartalucci (PD)
  • Stefano Rosini

LIBERALI, RIFORMISTI E SOCIALISTI (1)

  • Valerio Pizzuti (Capogruppo)

GROSSETO CITTA’ APERTA (2)

  • Carlo De Martis (Capogruppo)
  • Marilena Del Santo

MOVIMENTO 5 STELLE (1)

  • Giacomo Gori (Capogruppo)

TOTALE MINORANZA 13

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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