SAN VINCENZO. Dopo le dimissioni di Marco Mantovani, che aveva agricoltura e decoro urbano, lascia anche Alessio Landi, assessore ai lavori pubblici, ambiente e legalità del Comune di San Vincenzo. Le dimissioni vengono dopo aver rimesso le deleghe del demanio al sindaco qualche mese fa.
In sostanza i 5 Stelle non sostengono più l’Amministrazione.
Lo scontro è soprattutto sui temi ambientali e legati alla gestione delle spiagge.
Dimissioni che, peraltro, seguono quelle di maggio scorso, sia pur per motivi familiari, del capogruppo di Officina San Vincenzo Sergios Caporioni e di un anno prima dell’assessora Cecilia Galigani che, rimasta in un primo tempo con Officina, ha poi costituito il gruppo autonomo di opposizione Valore San Vincenzo.
Landi: «Si è creato un clima ostile»
Così scrive l’ormai ex assessore.
«Lascio il gruppo di maggioranza – scrive sul suo profilo Facebook – del Comune di San Vincenzo e la lista civica Officina San Vincenzo».
«Gli attriti all’interno dell’esecutivo e gli altri esponenti che guidano il nostro Comune, creati da continui cambi di posizione politica non concordati spesso, a mio avviso, non in linea col mandato elettorale, hanno innescato un clima ostile e non costruttivo che impedisce di lavorare con serenità e produttività».
«Ritengo di aver fatto il possibile per assicurare al territorio interventi e progetti che hanno migliorato e miglioreranno la fruizione di servizi e l’economia della nostra cittadina».
«Con Mantovani lasciamo un’eredità importante»
«Come gruppo politico e in relazione alle nostre deleghe, con Marco Mantovani, lasciamo comunque un’eredità importante a San Vincenzo. Un lavoro avviato con importanti progetti terminati e/o da iniziare ma totalmente finanziati».
«La gestione e l’attività svolta da me e da Marco in uno dei settori nevralgici del Comune, ha messo in cantiere e portato a termine obiettivi e progetti da altri ritenuti complicati, difficili da gestire e per certi versi neanche volutamente intrapresi, come ad esempio i lavori in “via di San Bartolo” fino ad arrivare alla nuova “colonia felina”».
«Oltre 6.000.000€ di interventi, in parte già realizzati, più tutti i lavori di piccola entità messi subito in opera fin dal novembre 2021. Le nostre deleghe, lavori pubblici, ambiente e il decoro urbano lasciano un “dopo di noi” importante da seguire e portare a termine, considerando che già tutto è stato previsto dal punto di vista economico».
«La lista è lunga tra progetti e opere minori messe in campo, e siamo sicuri che la macchina comunale, gli uffici, sapranno portarli avanti e concluderli nel migliore dei modi. Pensiamo a uno su tutti, il contributo regionale ottenuto per la ristrutturazione delle “ex-scuole Fucini di 1.170.000€».
«Rammarico per il fallimento di Officina San Vincenzo»
«C’è rammarico per il fallimento del “progetto di Officina San Vincenzo”. Considerando l’importanza del proposito iniziale, ambizioso ma soprattutto necessario vista la situazione in cui versava la politica nella nostra cittadina».
«Tante opere sono state realizzate con non poca fatica nella condivisione con l’intero gruppo di maggioranza, altre azioni proposte non sono state ritenute dal sindaco percorribili».
«Ma se la rottura macroscopica si è verificata in un ambito preciso, in realtà, le incrinature si sono rivelate anche in altre materie e procedure. Una delle cause sicuramente è stato l’aver aderito a vecchi schemi politici secondo noi, di visione anacronistica, verticistica, che sinceramente non fanno parte del nostro Dna. Continueremo il nostro lavoro attivamente, dai banchi delle opposizioni».
Il sindaco: «Disagio percepibile da tempo»
Il sindaco Paolo Riccucci prende atto della scelta e va avanti, sia pur con una maggioranza meno netta (da 8-4 a 7-5).
«Apprendo delle dimissioni dell’assessore Landi. Il disagio era percepibile da tempo e ha prodotto una dialettica complessa che si è ripercossa sull’operatività dell’Amministrazione. Dispiace abbia assunto questa posizione che rispetto nonostante non possa condividere le motivazioni addotte nella sua lettera».
«Sono fiducioso che questo passaggio offrirà nuovo slancio all’azione amministrativa e che Alessio offrirà un contributo costruttivo nell’interesse della comunità».
Per la sostituzione in giunta si va verso una ridistribuzione delle deleghe, con soluzione interna. Probabile che il sindaco tenga per sé i lavori pubblici.
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