MANCIANO. Una bocciatura che non è andata giù alla società Terme di Saturnia che l’anno scorso, per tutelare e preservare l’area del Mulino e per permetterne una corretta utilizzazione da parte dei turisti, aveva allestito una mostra fotografica all’interno della struttura, con la storia dell’area dopo oltre venti anni di chiusura, mettendo fine anche all’ultradecennale degrado della zona. È quella arrivata dal Comune di Manciano che ha ordinato la sospensione di questa attività e anche il ripristino dei luoghi.
Oltre venti posti di lavoro sfumati
Non c’è solo l’amarezza della società, che non potrà quest’anno bissare l’esperienza e il progetto dell’anno scorso. Ma c’è anche la consapevolezza che con questo diniego, una realtà di imprenditoria giovanile che era stata chiamata da Terme di Saturnia a collaborare a questo progetto, e che avrebbe visto impegnati oltre una ventina tra ragazzi e ragazze, vedrà sfumare la possibilità di poter lavorare.
Terme di Saturnia ha presentato la stessa documentazione depositata l’anno corso, quando il progetto è stato approvato. «Ma questa volta – dicono – ci è stata notificata, a firma del responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Manciano, un’ordinanza di sospensione attività e di rimessa in pristino dei luoghi. Non riusciamo a comprenderne i motivi che possano aver spinto il Comune ad inviare, dopo 20 giorni dalla presentazione della Cil e dopo ben due sopralluoghi che non hanno fatto altro che constatare che le attività in atto erano coerenti con quanto dichiarato e con quanto già svolto con successo lo scorso anno, questa ordinanza, che di fatto impedisce per la stagione estiva di poter svolgere delle attività volte alla miglioria e tutela del territorio con ampia soddisfazione dei turisti che hanno fortemente apprezzato l’iniziativa lo scorso anno. È singolare che, considerato l’impatto della vicenda, il Comune non abbia ritenuto di convocare le parti per un sereno confronto».
La società, pur contestando completamente il provvedimento, rimuoverà immediatamente tutti gli allestimenti. «Dimostreremo – dicono ancora dalla società – la totale correttezza delle azioni intraprese da Saturnia Terme del Gorello a tutela delle cascate e a vantaggio del territorio. Questa decisione la viviamo come una grandissima sconfitta per il territorio e per l’imprenditoria giovanile; nella situazione generale è molto triste assistere ad uno spreco di tempo e risorse pubbliche volte a tarpare le ali ad iniziative che lo scorso anno erano state lodate dai cittadini e dai turisti che, per la prima volta, dopo anni di malagestione, avevano apprezzato la cura e le attenzioni rivolte dai giovani operatori mancianesi verso una delle unicità del territorio. Si auspica che l’amministrazione comunale attiva, notoriamente interessata al bene della collettività, recuperi in tempi immediati l’iniziativa».
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