ORBETELLO. Era finita in rianimazione, il 17 dicembre 2020, dopo che un ragazzo che stava ospitando con la fidanzata, le aveva stretto le mani intorno al collo e le aveva spaccato una bottiglia in testa. La donna, una quarantasettenne di Orbetello, si era salvata solo perché era riuscita ad arrivare fino al telefono e a dare l’allarme al 118.
Derick Ranier Mendes Tiribocchi, un ragazzo di origini brasiliane di vent’anni, era stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Processato con il rito abbreviato al tribunale di Grosseto, era stato condannato a 8 anni.
«Non fu tentato omicidio»
Il ragazzo, quella sera a casa della donna, non era solo: con lui c’era la sua compagna, Federica Cesareo, anche lei di 47 anni, che è stata rinviata a giudizio dal giudice Adolfo Di Zenzo. La donna è accusata di omissione di soccorso e il processo nei suoi confronti si aprirà tra pochi giorni.
Tiribocchi invece, aveva scelto la strada dell’abbreviato e dopo la sentenza di condanna, difeso dall’avvocato Lorenzo Mascagni, ha presentato ricorso in Appello. I giudici fiorentini hanno dimezzato la pena inflitta dal tribunale di Grosseto: non più 8 anni ma 4 anni e mesi, accogliendo la richiesta di derubricazione del reato, da tentato omicidio a lesioni aggravate. È rimasta l’aggravante dell’uso dell’arma, ed è stata accolta l’esclusione dell’aggravante della coabitazione tra il giovane e la donna che era stata ferita. Lei lo aveva ospitato in casa insieme alla fidanzata perché la coppia non sapeva dove andare, ma non c’era tra loro una convivenza stabile.
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