GROSSETO. Pubblichiamo la replica dell’Asl sudest sui tempi di attesa per le visite specialistiche, ma con alcune doverose precisazioni.
Ecco la risposta dell’Asl sudest
In merito all’articolo sui tempi di attesa per visite specialistiche, apparso su MaremmaOggi, la Asl Toscana sud est ritiene necessarie alcune precisazioni.
L’articolo infatti si occupa di due diverse linee (visite di controllo e “prime visite”) che devono essere tenute separate.
L’appuntamento per eseguire la prima visita può essere fissato tramite Cup oppure online sul portale regionale Zero Code, tramite App Toscana salute o nelle farmacie aderenti. In questo caso, in base al codice di priorità che il medico prescrittore ha inserito nella richiesta (U, urgente, B, breve, D, differibile, P, programmata), il sistema di prenotazione propone una data nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa regionale, differenziata in base all’ambito territoriale (zona-distretto, provincia, Area Vasta di afferenza dell’Azienda).
Diverso è il percorso per la visita di controllo che viene programmata dal medico che ha visitato il paziente.
In pratica, la decisione di quando fare la visita di controllo è esclusivamente appannaggio degli specialisti in funzione delle condizioni di salute del paziente. La visita di controllo, di solito a cadenza annuale, non ha carattere di urgenza o necessità di tempi brevi. La prenotazione della visita di controllo deve essere effettuata al momento della prescrizione secondo il sistema “Dove si prescrive, si prenota”, ormai in funzione in tutti i presidi Asl.
I tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali sono monitorati
Per quanto riguarda le attività specialistiche della Sud Est nella provincia di Grosseto, su 17 visite specialistiche, 15 rispettano i tempi di esecuzione regionali, mentre c’è un ritardo nelle prime visite cardiologiche e urologiche.
Ad esempio: la prima visita fisiatrica è garantita nei tempi previsti al 100%, così come la prima visita chirurgica vascolare, al 98,9% la prima visita endocrinologica, al 98,4% la prima visita neurologica, 97,9% la pneumologica 97,5 % l’ortopedica, 94,8% la ginecologica, 93,5% l’oncologica, 92,9% la reumatologica. Il dato scende per la visita cardiologica per cui si ha una garanzia di erogazione entro i termini del 51,4%.
Il caso della visita cardiologica a novembre 2023
Relativamente al caso del signor Guerrieri, preso atto che al momento è al vaglio della procura di Grosseto, l’Azienda intende rettificare alcune inesattezze contenute nel racconto dei fatti della testata online Maremma Oggi, smentite dopo accurata verifica interna.
Il signore, innanzitutto, ha effettuato la prima visita cardiologica a gennaio di questo anno, 2022 e non a gennaio 2021 come riportato (la data 2021 è stato un errore dell’estensore dell’articolo, di cui ci scusiamo). La richiesta di visita di controllo elettronica è stata predisposta in contemporanea all’esecuzione della prima visita. Stranamente il signor Guerrieri non l’ha prenotata presso l’ambulatorio in cui ha effettuato la prima visita.
Dalla consultazione del sistema di prenotazione delle visite di controllo, la prima disponibilità per visita di controllo cardiologica risulta a novembre 2022. A fronte di ciò, stiamo cercando di fare chiarezza sul motivo per cui gli sia stato dato l’appuntamento a novembre 2023.
Sappiamo che ci sono aspetti da migliorare, anche in ambito cardiologico, dove a breve sarà potenziato l’organico, per migliorare il livello di risposta della divisione di cardiologia di Grosseto che secondo il piano nazionale esiti é la struttura migliore in Italia per il trattamento dell’infarto.
Nell’articolo è già specificato che i percorsi di prenotazione per le prime visite e per quelle di controllo sono diversi e separati. Resta il fatto che l’appuntamento è stato dato per novembre 2023. Dunque con 12 mesi di ritardo rispetto all’indicazione dello specialista al paziente.
Che sia stato per un difetto di comunicazione medico-paziente o perché il reparto in questione (la Cardiologia) è da mesi sotto organico di diversi medici, ad oggi non reintegrati, e non basta il lavoro sovraorario per soddisfare la domanda, il problema resta. In questo caso, infatti, ci sono tempi di attesa di 4 – 5 mesi per una prima visita cardiologica.
Peraltro, in provincia di Grosseto, il rapporto tra richiesta di visita cardiologica e popolazione è quasi il doppio di quello di Arezzo e Siena.
Lina Senserini
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