MARINA DI GROSSETO. Il Porto della Maremma ospiterà un infopoint dedicato alle tartarughe marine. Oggi, primo agosto è stato inaugurato con la partecipazione del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, dell’assessora all’ambiente Simona Petrucci e dell’amministratore delegato della Marina di San Rocco, Paolo Avesti.
I pannelli informativi esterni, che rappresentano graficamente il punto informativo, sono stati installati grazie alla collaborazione del Porto in un’area della galleria ben visibile e frequentata da diportisti e da turisti. Facilmente raggiungibili, grandi, colorati e molto chiari, hanno una duplice funzione: far prendere coscienza al pubblico sui rischi che minacciano la sopravvivenza di questi animali marini e suggerire buone pratiche, comportamenti corretti e rispettosi dell’ecosistema duna-mare e degli equilibri che lo regolano.
A finanziarli è stata la Tuscany environment foundation (Tef), una fondazione la cui missione è quella di raccogliere fondi per le migliori iniziative ambientali impegnate nella tutela e valorizzazione delle bellezze naturali, della biodiversità e degli ecosistemi della Toscana. Uno dei fondatori della fondazione, Edward Cutler, ha curato la traduzione in inglese dei pannelli accessibile attraverso un QR Code stampato sul pannello stesso.
Il punto informativo rappresenterà anche la location ideale per future iniziative che TartAmare condurrà in collaborazione con il Porto, come incontri mirati all’informazione e alla formazione e laboratori di scienza ed ecologia per i più piccoli.
Soddisfazione e impegno
Il sindaco Vivarelli Colonna e l’assessora Petrucci hanno sottolineato quando oggi sia importante informare sui rischi che corrono le tartarughe marine «Numerosi sono i pericoli che corrono per colpa dell’inquinamento dai mari e degli oceani – dicono – Speriamo che l’installazione di questi panelli aiuti a modificare i comportamenti danni per l’ambiente e per questi animali».
Soddisfatto dell’iniziativa anche Paolo Avesti, amministratore delegato della Marina di San Rocco, e con lui Luana Papetti, responsabile scientifico del progetto per TartAmare, che racconta di quanto sia importante fare informazione: «La conservazione della specie è una sfida che non si gioca sulla tutela del singolo individuo o del singolo nido – dica Papetti – ma su un’azione più profonda di cambiamento nelle modalità di fruizione dell’ambiente marino da parte di tutti. Ed è per questo che da biologi e naturalisti a lavoro sul campo, quando possibile, vestiamo i panni di educatori. Se chi scende dalle barche o chi fa una passeggiata serale nel bellissimo Porto della Maremma, avrà piacere di soffermarsi a guardare questi pannelli, la cui grafica tra l’altro è molto bella e curata, e a leggere le informazioni che contengono, raggiungeremo molte più persone, soprattutto quelle legate al mare, che lo vivono quotidianamente».
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