TALAMONE. Il Difensore civico per la Toscana, avv. Lucia Annibali, ha accolto il ricorso promosso dall’avvocato Pierluigi Chech per conto di un socio del Consorzio il Molo di Talamone (Asd Diportisti Sportivi di Talamone) rivolto contro il Comune di Orbetello per la mancata pubblicazione dell’istanza e degli allegati presentati dalla società Porto di Talamone S.r.l. relativi al progetto di riqualificazione dell’approdo di Talamone in porto turistico in seguito all’istanza di accesso agli atti depositata nel luglio 2024.
La decisione del Difensore civico si basa su un’attenta analisi delle motivazioni addotte dal Comune per giustificare il diniego all’accesso agli atti.
Il Difensore Civico ha infatti precisato: «Non posso che concordare invece con le contro-osservazioni della ricorrente nella parte in cui evidenzia che, dal contenuto del provvedimento di rigetto del 12 settembre 2024, risulta che l’oggetto della domanda di accesso era determinato sin dalla sua presentazione ed era stato perfettamente compreso dal Comune di Orbetello, che nega l’accesso ponendo, a motivazione del diniego, l’opposizione della controinteressata Porto Turistico di Talamone S.r.l., con particolare riferimento al contenuto degli elaborati progettuali e dell’integrazione».
Inoltre, ha rilevato la carenza della motivazione del diniego, fondata su un richiamo apodittico all’opposizione della controinteressata senza alcun bilanciamento tra l’interesse qualificato della domanda di accesso e la posizione della controinteressata, come prescritto dalla legge.
Il problema dei tempi
Ma c’è un problema. Il difensore civico ha dato tempo al Comune 30 giorni per pubblicare gli atti. Ma i termini per la presentazione delle osservazioni al progetto o di eventuali progetti alternativi scadono il 18 novembre. Quindi il Comune potrebbe pubblicarli anche il 19…
Così l’avvocato Pierluigi Chech ha fatto un ricorso urgentissimo (inaudita altera parte, casi in cui il giudice provvede sulla base della semplice richiesta della parte, debitamente documentata, senza che la controparte possa intervenire) al Tar della Toscana per chiedere una sospensiva prima di tale data.
Altrimenti, anche in questo caso, l’udienza sarebbe il 21. Insomma, si gioca con i tempi.
Cosa può succedere adesso
Se il ricorso urgentissimo venisse accolto, si ferma tutto fino al 21, dove il Tar deciderà se confermare o revocare la sospensiva.
Nel caso della conferma della sospensiva, tutto sarebbe rinviato all’udienza nel merito. Ci vorrà, come minimo, un anno e mezzo, forse due. Con tutto il procedimento fermo.
Nel caso della revoca della sospensiva, il procedimento andrebbe avanti, recuperando i giorni “sospesi”, quelli dal 12 al 18. Quindi dal 21 ci sarebbero altri 6 giorni per presentare osservazioni o progetti alternativi.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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