ORBETELLO. Non molla di un centimetro, il sindaco di Orbetello Andrea Casamenti. Martedì 29 aprile, la sua foto è comparsa alla trasmissione “diMartedì” su La 7 come esempio – «il più clamoroso», ha specificato il giornalista Sergio Rizzo, che frequenta spesso la Maremma – del 25 aprile, per aver negato il suolo pubblico all’Anpi che aveva organizzato la festa all’Idroscalo.
Più clamoroso anche dei saluti romani a Dongo, per ricordare la morte di Benito Mussolini.
Passano poche ore e il primo cittadino di Orbetello posta la sua immagine accanto a quella del giornalista e torna all’attacco: «Peccato non fossi presente in trasmissione – scrive – Sarebbe stata una ottima occasione per chiedere notizie, oltre che del suolo, anche del pagamento della pubblicità per i manifesti che i comuni mortali pagano tutti quando fanno manifestazioni. Sarà per la prossima volta».
Affissioni pagate. L’Anpi: «Siamo in regola»
L’Anpi Costa d’Argento precisa di aver pagato le affissioni di Orbetello e Capalbio, mentre quelle di Porto Santo Stefano sono state pagate dall’Anpi provinciale.
«Noi siamo persone serie – dice Valentino Bisconti, consigliere comunale di Sinistra Italiana – e facciamo le cose per bene. Abbiamo tutte le ricevute dei pagamenti. Deve smettere di offendere o di sollevare dubbi che non esistono. Lo dimostrano i fatti: noi abbiamo i documenti. Ha fermato una festa che è come Natale e Pasqua: il sindaco non ha tenuto conto dell’articolo 17 della Costituzione. Farebbe bene a leggerlo».
Articolo 17 della Costituzione italiana che garantisce ai cittadini il diritto di riunirsi pacificamente e senza armi. Per le riunioni in luoghi pubblici è necessario dare preavviso alle autorità, che possono vietarle solo per comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica.
Il boomerang del 25 aprile
La decisione del sindaco e della giunta, di negare all’Anpi il suolo pubblico per organizzare la festa del 25 aprile, in nome della sobrietà suggerita dal governo per la morte di papa Francesco, si è trasformata in un boomerang per l’amministrazione lagunare.
La notizia è diventata nazionale e, a distanza di una settimana, se ne continua a parlare.
Come martedì 29 aprile, su La 7. L’immagine di Casamenti arriva dopo che in trasmissione sono stati affrontati i casi dei fiori sulla tomba di famiglia di Daniela Santanché addebitati alla sua società Visibilia e quello del ministro Crosetto, condannato per non aver pagato gli affitti di lussuosi appartamenti. E dopo quelle mani tese a Dongo, per celebrare Benito Mussolini.
«A Orbetello è successa la cosa più clamorosa di tutte – attacca il giornalista Rizzo – Il sindaco Casamenti non ha concesso all’Anpi il suolo pubblico per organizzare la festa del 25 aprile. Manifestazione che si sarebbe svolta nell’idroscalo che il Comune ha deciso di intitolare a Italo Balbo».
L’Anpi nell’idroscalo intitolato a Balbo
Il consiglio comunale ha già approvato la mozione d’intitolazione dell’idroscalo a Italo Balbo. «Mozione che è stata messa in frigorifero – dice Rizzo – Ora è al vaglio della prefettura. Quella di Grosseto ha già dato il via libera all’intitolazione di una via ad Almirante, ratificata dal Consiglio di Stato».
Insomma, a La 7 il capoluogo e Orbetello sono stati presentati come baluardi di quella destra che non si lascia alle spalle il fascismo. Nemmeno il 25 aprile, quando sul calendario la data è segnata di rosso perché è la festa di tutta l’Italia.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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