Spinta fuori dall'auto e picchiata: condannato l'ex violento | MaremmaOggi Skip to content

Spinta fuori dall’auto e picchiata: condannato l’ex violento

L’uomo per anni aveva umiliato e minacciato la sua compagna, che era stata costretta a uscire da casa con il figlio piccolo. Ora dovrà scontare 4 anni, un mese e 10 giorni, pagare un risarcimento di 30.000 euro e indossare il braccialetto antistalking
L’aula gup del tribunale di Grosseto

GROSSETO. Ora indossa il braccialetto antistalking, per evitare che si avvicini di nuovo a quell’ex che ha minacciato e picchiato per anni. Quell’ex che nel 2021 è riuscita a trovare la forza e denunciarlo, dopo essersi dovuta presentare al pronto soccorso per farsi medicare.

Ma soprattutto dovrà scontare una pena di 4 anni, 1 mese e dieci giorni, oltre al pagamento di 30.000 euro di risarcimento

Si è concluso così, il processo celebrato con il rito abbreviato di fronte alla giudice per l’udienza preliminare Cecilia Balsamo. Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo, aveva chiesto una condanna a 4 anni. 

Picchiata in auto dopo la discoteca

Le prime scenate, le prime botte, le prime minacce, la donna aveva cominciato a subirle nel 2016, quando, di ritorno da una serata passata in discoteca, mentre era in auto con l’uomo, albanese di 39 anni, e con un’amica in comune, l’aveva colpita con un pugno al volto e dopo averla trascinata fuori dall’auto, aveva cominciato a prenderla a calci in mezzo alla strada, in via Senese. 

Quel brutale episodio, non era rimasto isolato: ad agosto dello stesso anno, mentre la donna era a casa convalescente con una frattura di tibia e perone, l’aveva picchiata di nuovo, colpendola al volto. 

Pugni, schiaffi, calci: la vita della donna, per anni, è stata segnata dalla violenza dell’uomo, scatenata dalla sua ossessione e dalla sua gelosia nei confronti della sua compagna. Una sera, il 39enne l’aveva presa per il collo cercando di strangolarla

Via da casa con il figlio piccolo in braccio

Una violenza, quella dell’uomo nei confronti della sua ex compagna, che è scoppiata anche di fronte al loro bambino, quando ancora non aveva compiuto 2 anni. Che ha dovuto assistere ai pugni e agli schiaffi presi dalla donna mentre era stesa sul letto con il suo piccolino. Quella sera aveva cercato di colpirla anche con una padella: lei l’aveva schivata ed era uscita da casa con il suo piccino in braccio. 

La donna, dopo aver interrotto la relazione con l’uomo, assistita dall’avvocata Patrizia Pagano, lo ha denunciato. Processato per maltrattamenti in famiglia e lesioni, il 39enne, difeso dall’avvocato Roberto Cerboni, è stato condannato. 

Ma la paura per tutta quella violenza, non è passata nemmeno quando la relazione tra i due si è interrotta. Non è finita nemmeno quando il giudice, dopo la denuncia presentata dalla donna, ha disposto il divieto di avvicinamento alla sua ex, imponendo al 39enne il braccialetto elettronico. 

L’uomo, dopo averlo disattivato, è piombato di nuovo nella vita della sua ex e del nuovo compagno, ferito con un forchettone nel suo bar. In mano, aveva una pistola: «Se continui a frequentarla, vi uccido entrambi». 

Per questo, era stato portato in carcere. 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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