GAVORRANO. «La pistola era una scacciacani, l’ho comprata su Amazon». Ha deciso di rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna, Mario Busiello, il ventisettenne arrestato due giorni fa dai carabinieri di Follonica e portato nel carcere di via Saffi.
Difeso dall’avvocato Adriano Galli, il giovane ha voluto dare la sua versione dei fatti rispetto alla serata di ordinaria follia vissuta a Bagno di Gavorrano lo scorso 29 ottobre.
Un debito di droga
E anche il motivo della lite, secondo quanto raccontato dal ragazzo, non sarebbe stato quello denunciato dall’uomo con il quale aveva litigato: si sarebbe invece trattato di un debito di droga che Busiello non aveva onorato. A vendere la sostanza stupefacente al ventisettenne quindi, sarebbe stato l’uomo e non il ragazzo alla figlia minorenne.
Di fronte al giudice Mezzaluna e al sostituto procuratore Salvatore Ferraro, il ventisettenne ha detto di aver avuto paura. Quando ha incontrato al bar di Bagno di Gavorrano l’uomo, sarebbe stato subito apostrofato per il debito di droga non pagato. Poi, l’uomo avrebbe preso un coltello e lui e l’amico, impauriti, avrebbero cercato di allontanarsi dal bar. Ma una volta saliti sull’auto, l’uomo li avrebbe raggiunti e avrebbe colpito con la portiera dell’auto Busiello. In quel momento sarebbe quindi scoppiata la lite.
Due uomini avrebbero cercato di dividerli, mentre erano già per terra: i cellulari sono caduti per terra e Busiello avrebbe raccolto quello dell’uomo con il quale si era appena picchiato, scambiandolo per quello dell’amico che era arrivato con lui. Anche il ventenne è indagato per i reati di lesioni e rapina. «Ho scambiato i cellulari – ha detto al giudice e al pm – e ho portato via quello sbagliato, ma quando me ne sono accorto l’ho restituito subito alla nipote dell’uomo».
Arma e silenziatore gettati durante la fuga
Non era finita lì: dopo la lite furibonda, scoppiata davanti al bar, Busiello e il suo amico sono tornati, poche ore dopo, davanti al bar. E questa volta il ventisettenne impugnava una pistola dotata di silenziatore. È stato ripreso dalla telecamere di videosorveglianza del bar, mentre la puntava verso la porta del locale, dove si era fermato l’uomo con il quale aveva litigato poco prima. Lo stesso che gli avrebbe ceduto droga e che aspettava ancora di essere pagato.
«Volevo solo intimorirlo, la pistola era finita», si è giustificato il ventisettenne che avrebbe esploso tre colpi. I carabinieri, intervenuti dopo la sparatoria, hanno trovato e sequestrato un bossolo di proiettile calibro 6.35. L’arma invece, il giovane l’avrebbe gettata subito dopo.
L’avvocato Galli ha presentato istanza di scarcerazione. Istanza che è stata rigettata dal giudice: Busiello, per ora, resta in carcere.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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