FOLLONICA. Si è presentato al carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, dopo che la sentenza di condanna a vent’anni di carcere è diventata definitiva. Mercoledì 6 aprile, la Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato da Antonio e Raffaele Papa, padre e figlio processati e condannati per l’omicidio di Salvatore De Simone e per il tentato omicidio del fratello Massimiliano e della farmacista Paola Martinozzi.
Sconterà vent’anni
Il padre dell’uomo che sparò e fece fuoco al culmine di una lite scoppiata per dell’acqua che da un balcone era caduta sulla tenda della sua attività, era accusato di concorso anomalo in omicidio. Antonio Papa, 60 anni, è assistito insieme al figlio Raffaele, che sta scontando l’ergastolo nel carcere di Avellino, dagli avvocati Giuseppe
Stellato di Santa Maria Capua Vetere e Luigi Esposito di Taranto.
Antonio Papa, il 13 aprile 2018, aveva accompagnato il figlio nella zona artigianale a Follonica, dove aveva preso la pistola con la quale aveva poi ucciso Salvatore De Simone. Il padre di Raffaele aveva spiegato durante l’interrogatorio di essersi recato al capannone perché aveva un appuntamento con un mediatore, per l’affitto di un immobile. Ma quell’alibi, secondo il giudice Marco Mezzaluna, che aveva condannato i due uomini in primo grado, era falso.
Antonio, oltre che di concorso anomalo in omicidio, era stato anche accusato di porto d’arma abusivo e di ricettazione della pistola, la Tanfoglio 9×21, che era stata rubata a Ravi proprio nel febbraio 2018. L’arma aveva la matricola abrasa.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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