MANCIANO. Erano in 12, i carabinieri che il 4 maggio dell’anno scorso, avevano circondato l’area boschiva sulla strada provinciale di Saturnia. Erano lì per un servizio antidroga: sapevano che nella macchia si nascondevano, da tempo, ragazzi che spacciavano.
Per questo, i militari della stazione di Saturnia e di Manciano erano intervenuti insieme ai colleghi forestali. Ma il giovane che in quel momento si stava preparando un tè su un fornellino da campeggio, anziché consegnarsi ai militari, aveva preso da terra un machete e lo aveva brandito loro contro, cercando così di guadagnarsi la fuga.
Minaccia e tenta di ferire i carabinieri con un machete
I tre carabinieri forestali erano appena arrivati vicino al ragazzo, che indossava un passamontagna. Il ventiduenne, appena li aveva visti, era balzato in piedi, raccogliendo da terra un machete.
Lo aveva brandito contro di loro, prima di scappare in direzione degli altri nove militari che avevano circondato l’area. Intercettato da due carabinieri nel bosco, il giovane aveva tentato di ferirli con il machete senza però riuscire a colpirli, dopo essere caduto per terra.
Bloccato e disarmato, Jawad Fawazi era stato arrestato. Addosso aveva 25 involucri di cocaina ed eroina pronti per essere venduti.
Maxi multa e maxi condanna
Il 22enne di origini marocchine, difeso dall’avvocato Massimo Landi, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. In Italia irregolare e senza fissa dimora, per guadagnarsi da vivere spacciava nel bosco a due passi da Saturnia.
La giudice Cecilia Balsamo lo ha condannato a sei anni, due mesi e 10 giorni di carcere e al pagamento di una maxi multa di 26.233 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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