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Spaccalunotti colpisce ancora, questa volta in viale Mascagni

Distrutta l’auto del direttore dell’Ance di Grosseto, Mauro Carri, una Volkswagen T-Roc acquistata appena 2 mesi fa. La moglie, Laura Cutini: «A cosa servono le telecamere in città?»
L'auto devastata
L’auto distrutta

GROSSETO. Questa volta ha colpito in viale Mascagni, devastando completamente la Volskwagen T-Roc del direttore dell’Ance di Grosseto, Mauro Carri, acquistata appena 2 mesi fa. È successo nella notte di mercoledì 20 settembre.

Il vandalo ri-soprannominato “Spaccalunotti”, come i media avevano chiamato l’uomo che per anni ha devastato le auto in sosta in via Saffi e che infine venne individuato, si è spostato di nuovo da viale Sonnino, in un’altra zona della città. Non troppo lontano da via Giordano, dove ieri aveva sfondato i vetri di una Fiat 500.

Torna l’incubo e colpisce a caso in diverse zone della città

Un incubo per gli automobilisti che si trovano a dover fronteggiare un danno ingente in termini economici, oltre al disagio di rimanere senza l’auto per tutto il tempo della riparazione. E in più non sembra che il vandalo sia abitudinario, dato che ha cambiato zona più volte, quindi ancora più difficile da individuare.

Ma la modalità resta la stessa: il parabrezza danneggiato, il lunotto posteriore distrutto con un grosso sasso, che rimane dentro l’auto. 

«Un bruttissimo risveglio stamani, tra l’incredulità e la rabbia. Se almeno avessero spaccato per rubare l’auto, la rabbia sarebbe la stessa, ma la cosa avrebbe un senso», dice la moglie di Carri, Laura Cutini, sconcertata da quanto accaduto. 

Con l’ironia che la contraddistingue, questa mattina ha postato le foto dell’auto vandalizzata sul proprio profilo Facebook, commentando «E ora non ditemi che “il mattino ha l’oro in bocca“».

«A cosa servono le telecamere?»

«Siamo impotenti di fronte a questi comportamenti. Abbiamo fatto denuncia più per senso civico, perché le forze dell’ordine, oltre alle persone che leggono i social, sappiano cosa succede. Ma poi cosa possono fare? Passaggi di pattuglie più frequenti? Ma dove, se non c’è una zona prescelta per gli attacchi alle auto? », riprende Laura Cutini

«A noi non resta che portare la nostra macchina dal carrozziere e pagare suppongo una discreta cifra, ma non possiamo non chiederci a cosa servano le telecamere installate ovunque in città e come possiamo sentirci più sicuri», conclude.

Autore

  • Lina Senserini

    Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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