GROSSETO. Sono state tutte respinte le proposte avanzate da Grosseto città Aperta. L’intenzione dei consiglieri comunali era quella di restituire sicurezza e vivibilità all’area di via Roma, che va da palazzo Cosimini alla stazione. Carlo De Martis e Marilena Del Santo hanno proposto iniziative che vanno dai vigili di quartiere agli interventi di presidio sociale, fino alla rigenerazione urbana.
Bocciate tutte le proposte
«Il nostro è un approccio pragmatico – dicono i consiglieri d’opposizione – aperto ad ogni contributo e volto a risolvere i problemi attraverso soluzioni concrete, che tuttavia si è scontrato nel dibattito consiliare con un approccio dall’altra parte puramente ideologico. Ostaggio di Lega e Fratelli d’Italia, anziché avanzare proposte i consiglieri di maggioranza hanno preferito voltare la testa ai bisogni della città sciorinando il solito repertorio della peggiore destra xenofoba, come se il mantra anti immigrati possa magicamente far scomparire i problemi reali con i quali devono quotidianamente confrontarsi esercenti e residenti di via Roma».
«Ci hanno risposto che l’amministrazione comunale sta lavorando benissimo – dicono – e tutto quello che poteva essere fatto è stato fatto. Noi la pensiamo diversamente. Noi crediamo che in sette anni di governo avrebbe potuto essere fatto molto di più e, soprattutto, molto di più potrebbe e dovrebbe essere fatto fin da domani».
«Gli strumenti proposti, sono impiegati da molte altre amministrazioni, da anni e con risultati significativi – dicono da Grosseto città aperta – A Grosseto si pensa invece che tutto possa risolversi con un divieto di vendita notturna di alcolici, misura condivisibile ma che dagli stessi banchi della maggioranza è stata bollata come un mero ‘palliativo’. Non c’è altro. Tantomeno un’idea sulla futura destinazione del palazzo dell’agenzia delle entrate, che presto sarà sgomberato con il rischio che rimanga uno scheletro vuoto, fonte di altri problemi».
«Confermato l’ampliamento del Maremà, rischio desertificazione»
Grosseto città aperta punta a una politica di sicurezza urbana integrata. «Significa anche progettare la città in modo che i quartieri storici non vengano ulteriormente desertificati da uno sviluppo senza freni nelle aree periferiche. È di poche settimane fa la notizia che il Tar, respingendo il ricorso di Confcommercio, ha confermato il maxiampliamento del Maremà voluto e strenuamente difeso da Vivarelli Colonna e dal suo assessore all’urbanistica Fabrizio Rossi. Questo non farà che alimentare quel processo di desertificazione».
A settembre l’amministrazione comunale porterà in consiglio comunale il nuovo piano strutturale, ovvero quella che sarà la Grosseto di domani. «Confidiamo in un radicale cambio di rotta rispetto alle scelte compiute in questi anni, tornando finalmente a investire dentro la città e per la città – conclude Grosseto città aperta – rigenerandone i tanti quartieri che ne hanno bisogno per restituirli alla loro bellezza ed alla loro sicurezza».
Gino Tornusciolo (Lega): «Dalla sinistra demagogia, il documento non centra il problema»
A mettere i puntini sulle i dai banchi della maggioranza arriva la risposta del consigliere Gino Tornusciolo, che anche nell’ultimo periodo si era speso sul tema dell’immigrazione e della sicurezza. «Vorrei che la sinistra rispondesse a questa domanda: c’è un problema tra via Roma e stazione, se non ci fossero immigrati incontrollati, che qui sarebbe stato ugualmente questo problema sì o no? – chiede Tornusciolo – Magari ci sarebbe stato uguale, forse avremmo avuto meno problemi però. Non è tollerabile che la sinistra voglia farci lezione su una situazione che ha contribuito a generare e a mandare fuori controllo».
Il documento portato in consiglio da De Martis, secondo il consigliere della lega non centrerebbe la fonte del problema. «In tutto il documento non viene citata la parola immigrazione. Se circostanziamo il fenomeno nella zona della stazione-centro, il problema invece ha al centro l’immigrazione. Ci sono alcuni negozietti etnici che vendono alcolici e il problema lì si genera dagli immigrati spesso irregolari – rimarca Tornusciolo – se vogliamo improntare il discorso sulla sicurezza urbana dobbiamo avere ben chiaro da dove arriva il problema altrimenti rischiamo di fare solo chiacchiere. Purtroppo, chi arriva in Italia non si integra bene, spesso non riusciamo a garantirgli un buon lavoro, una scolarizzazione adeguata».
Tornusciolo evidenzia come parte di quelle proposte facciano già parte di alcune iniziative promosse dal Comune. «L’amministrazione sta già andando incontro alle proposte fatte da De Martis – dice Tornusciolo – come rafforzare i controlli con i vigili di quartiere. In campo non c’è solo la municipale, ma tuttel e forze dell’ordine. Con loro anche le telecamere. Ci sono controlli e fermi, purtroppo quello che non segue è l’arresto e l’espulsione».
La sicurezza integrata, secondo Tornusciolo, non funziona. «È vero che la regione ha stanziato dei fondi, ma forse per Grosseto sarebbero insufficienti. Dovrebbero essere inseriti dei partner come Coeso, Asl ecc. ma se guardiamo a quel ragazzo che è stato fermato con la spranga in mano in centro, erano 3 anni che veniva seguito dal coeso. Quindi siamo sicuri che la cosa funzioni? Magari strutturiamo dei progetti a persone che vivono di spaccio o di espedienti».
«Grosseto città aperta comunque non ha portato un progetto concreto – sottolinea il consigliere – ma c’era solo una lista di ipotetiche soluzioni che non portano a niente. E la bocciatura della maggioranza non arriva da un approccio ideologico. Sono stato critico anche verso l’attuale governo di destra, perché di alcune promesse fatte per la gestione dell’immigrazione non è stato fatto nulla, e se gli arrivi sono questi sono il primo a dire che viviamo in una polveriera sociale. Ma come facciamo a integrare queste persone? la maggior parte arriva per migliorare la loro condizione, se non li integriamo come facciamo a inserirli? La sinistra ha trovato ostruzione da Fratelli d’tIalia e Lega perché sono partiti sempre sensibili al problema».
«Sul centro commerciale e sull’Agenzia delle entrate la nostra posizione è nota»
Su qualcosa però Lega e Grosseto città aperta sembrano essere d’accordo. «Come Lega, anche in campagna elettorale, eravamo contro all’ampliamento dei centri commerciali – dichiara Tornusciolo – Non c’è intenzione della Lega di portare avanti il loro ampliamento. Anche su via Roma, quando ho fatto interventi sull’Agenzia delle entrate abbiamo evidenziato la problematica. L’agenzia in sostanza aveva l’edificio di proprietà, lo ha venduto e poi se lo è ripreso in affitto. Va trovata una soluzione con l’agenzia stessa, quel palazzo non va abbandonato a se stesso. L’amministrazione conosce bene il problema e vigileremo. Reputo quello di Grosseto città aperta è un intervento demagogico, non ha portato alcun progetto concreto, l’amministrazione si sta già muovendo».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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