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Si torna a scuola, don Giovanni benedice gli zaini

Don Giovanni Ricciardi organizza molti eventi per stare vicino agli abitanti di Ribolla. Il parroco: «Aiutiamo le persone nella loro vita spirituale e quotidiana»
Alcuni bambini che vanno a scuola e nel riquadro don Giovanni Ricciardi
Alcuni bambini che vanno a scuola e nel riquadro don Giovanni Ricciardi

ROCCASTRADA. Bontà, calore, accoglienza e aiutare il prossimo: questa è la filosofia che don Giovanni Ricciardi ha portato in tutte le chiese in cui ha prestato servizio.

Ed è così anche nella parrocchia santi Paolo e Barbara di Ribolla, dove il 5 ottobre alle 17 è in programma la benedizione degli zaini degli alunni.

«È un modo per aiutare i ragazzi a capire l’importanza della scuola e per chiedere a Dio cose nuove e belle nella loro vita – dice il don – Tutti i miei eventi nella parrocchia vogliono mostrare che la vita spirituale e quotidiana vanno a pari passo e non sono separate. Ma anche per stare vicino ai miei parrocchiani e per mostrare che siamo pronti ad accogliere tutti».

Don Giovanni: «La parrocchia si fa carico della vita delle persone»

L’obiettivo del prete è quello di stare vicino alle persone del paese e aiutarle nella loro vita spirituale e in quella quotidiana. Per questo organizza molti eventi nella sua parrocchia. Un modo, questo, per combattere la solitudine, che in questi tempi dilaga sempre di più.

«La scuola è un pilastro e vorrei mostrare ai giovani la sua importanza: è un dovere di cittadinanza. Con questa benedizione chiederò al Signore la luce dell’intelletto per i giovani e che siano fedeli alle loro attività e a quello che stanno costruendo – dice don Giovanni – In questo modo vorrei che Dio guardasse la loro attività principale. la loro crescita personale e il contributo che danno e daranno alla società».

Lo zaino secondo don Giovanni è solo un simbolo, un qualcosa che ha valore educativo ed anche spirituale.

«Mi colpisce la fantasia dei bambini in questo gesto. È un modo per aiutarli a creare uno slancio morale e spirituale – dice don Giovanni – Ho in programma diverse attività per i giovani e per gli anziani, per esempio ho organizzato un incontro sulla salute con un’infermiera professionale dell’Asl per chi è un po’ più in là con l’età».

«Con la mia parrocchia cerco solo di essere vicino ai cittadini, cerco di guardare la vita concreta delle persone, fra scuola, sport e tutti i problemi che possono affrontare – dice don Giovanni – La chiesa è un qualcosa che deve combattere le solitudini e prendersi carico della vita delle persone per aiutarle e sostenerle».

Autore

  • Marina Caserta

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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