ORBETELLO. Sarà la prefettura ad avere l’ultima parola, ma nel consiglio comunale di oggi, mercoledì 9, la maggioranza alla guida del Comune, Patto per Orbetello, ha deciso di confermare la propria scelta di intitolare l’ex idroscalo a Italo Balbo. Sottolineando il no al fascismo e precisando che la scelta nasce dal riconoscimento del valore di Italo Balbo.
Di Balbo, che è sepolto a Orbetello, si ricordano soprattutto le trasvolate atlantiche.
Pensava infatti che il primo gruppo di aerei che avesse attraversato in formazione l’oceano Atlantico sarebbe passato alla storia. Nel 1929 persuase l’ingegnere Alessandro Marchetti a mettere a punto per l’impresa gli idrovolanti S.55A che sarebbero andati ad equipaggiare uno stormo creato ad hoc a Orbetello. Si scelse di trasvolare l’Atlantico meridionale con dodici apparecchi, a cui la Regia Marina avrebbe fornito appoggio con cinque cacciatorpediniere.
Gli idrovolanti partirono infine per la crociera aerea transatlantica Italia-Brasile da Orbetello il 17 dicembre 1930, guidati personalmente da Balbo e dal suo secondo pilota Stefano Cagna, alla volta di Rio de Janeiro, dove arrivarono, non senza lutti e incidenti, il 15 gennaio 1931.
La seconda crociera atlantica, la crociera aerea del Decennale, venne organizzata per celebrare il decennale della Regia Aeronautica in occasione della Century of Progress, esposizione universale che si tenne a Chicago tra il 1933 ed il 1934.
Dal 1º luglio al 12 agosto del 1933 Balbo guidò la trasvolata di venticinque idrovolanti S.55X partiti da Orbetello verso il Canada e con destinazione finale gli Stati Uniti.
Di Balbo si ricorda però l’adesione al fascismo, motivo per il quale l’opposizione è uscita dall’aula al momento del voto.
Alternativa per Orbetello lascia l’aula
«Il gruppo consiliare Alternativa lascia l’aula – spiegano – perché ritiene inaccettabile, in seno a un consiglio comunale che è in primis un luogo di garanzia per la democrazia, ogni qualsivoglia discussione riguardo la celebrazione del fascismo e dei suoi gerarchi, contravvenendo ai limiti imposti dalla legge Scelba che proibisce ogni apologia del fascismo».
«La volontà della maggioranza di imporre scelte scellerate e ideologiche sullo svolgersi di un’assise democratica non può essere accolta. E si aggiunge alle continue dimostrazioni da parte della maggioranza del totale disprezzo per ogni forma di confronto democratico con la minoranza che non è mai stata messa nella condizione di conoscere e dibattere le scelte portate in votazione. A partire dalla condivisione tardiva delle delibere previste in votazione, alla trasmissione di atti incompleti, passando per le difficoltà che la minoranza incontra nell’accesso agli atti».
«Per non parlare della totale inutilità delle commissioni consiliari così come organizzate dalla maggioranza, in cui non è possibile intavolare dibattiti costruttivi che vadano oltre la vuota rilettura degli atti già decisi, dove la maggioranza non prevede la presenza di rappresentanti politici con cui confrontarsi, ma solo quella di dirigenti che ne fanno le veci o di consiglieri di maggioranza silenziosi o ancor peggio non preparati».
«Per questa mancanza di garanzie e spessore democratico nelle scelte che riguardano tutta la cittadinanza, e non solo gli elettori del centro destra, il gruppo consiliare di minoranza prolungherà l’assenza dall’aula per tutta la durata dell’assise, riservandosi di compiere ogni atto previsto affinché il confronto democratico tra minoranza e maggioranza riprenda, con reale efficacia per il conseguimento del bene pubblico e perché ritorni la garanzia di rappresentare in seno al consiglio l’intera cittadinanza».
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